Mostre, a Firenze “Territori Instabili”

territori_instabili_copertinaOltre la nostra siepe ci sono altri mondi con regole e codici comportamentali diversi.

Ma la globalizzazione sta omologando l’uomo facendo scomparire molte culture e rendendo la logica del territorio instabile.

La digitalizzazione e la mobilità delle persone, che possono spostarsi da un luogo all’altro del pianeta nell’arco di poche ore, stanno trasformando la percezione dei singoli territori e dei loro confini. Tutto questo però non sempre è negativo, in quanto, se da un lato si sente forte il bisogno di rifugiarsi nel proprio microcosmo, dall’altro nasce un nuovo concetto di cosmopolitismo, più egualitario.

Tutti, o quasi, oggi più di ieri, grazie al web e alle molteplici offerte su esso proposte, possono permettersi di conoscere altri luoghi sia con la mente sia con il corpo. “Territori instabili. Confini e identità nell’arte contemporanea” è un percorso espositivo che racconta proprio questi processi. Allestita a Firenze dall’11 ottobre 2013 fino al 19 gennaio 2014 presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina – Palazzo Strozzi, la mostra è curata da Walter Guadagnini e Franziska Nori. In esposizione le opere di Kader Attia, Zanny Begg & Oliver Ressler, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Paolo Cirio, Tadashi Kawamata, Sigalit Landau, Richard Mosse, Paulo Nazareth, Jo Ractliffe, The Cool Couple.

Dieci artisti internazionali che esprimono, ciascuno a suo modo, l’instabilità del territorio in una borderless society, una società senza confini che si muove però su un duplice binario, cioè tra la difesa delle identità territoriali e il cosmopolitismo.

L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, con la collaborazione Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi – Regione Toscana – Ataf, Unicoop Firenze.

Per info: T. 055 2645155 / www.strozzina.org

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