Si intitola “I fotografi” la rassegna di scatti che hanno fatto la storia della fotografia italiana. La collettiva, che si sta svolgendo dal 14 dicembre 2012, giorno dell’inaugurazione, presso la Galleria M&D Arte di Gogonzola (Milano) e che si chiuderà il 1 marzo 2013, comprende le foto di luoghi e personaggi famosi realizzate da Claudio Abate, Fratelli Alinari, Aurelio Amendola, Gianpaolo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Carlo Cisventi, Gian Battista Colombo, Mario Cresci, Mario De Biasi, Mario Dondero, Luigi Erba, Franco Fontana, Angelo Frontoni, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice, Giorgio Lotti, Nino Migliori, Tino Modotti, Ugo Mulas, Federico Patellani, Franco Pinna, Pierluigi Praturlon, Francesco Radino, Ferdinando Scianna, Tazio Secchiaroli, Enzo Sellerio, Pino Settanni, Ettore Sottsass e Massimo Vitali. Fotografi che hanno raccontato in modo del tutto personale i valori, le mode e le vicissitudini del nostro Paese.
«Non senza un blando retrogusto polemico, perché è un ragionamento sulla vicenda della fotografia italiana e sulle sue generazioni prima che, come d’incanto, la cultura artistica s’avvedesse che questi materiali avevano dignità d’arte, costringendo chi se ne occupa a complessi arzigogoli mentali per non dire, appunto, “i fotografi” – scrive Flaminio Gualtoni nel catalogo della mostra -. Da sempre, da subito, la fotografia italiana ha avuto una consapevolezza linguistica e formale di livello assai alto. Semplicemente, per decenni è stata questione altra dall’arte, senza che i doganieri che presidiavano i confini dell’artistico la degnassero d’attenzione e le concedessero dei pass neppure provvisori: ma anche, peraltro, senza che ci fosse tutta questa gran domanda d’accedervi da parte di gente che sapeva bene quello che faceva».