I grandi Papi della cristianità, che hanno avuto un ruolo fondamentale per la spiritualità e per la promozione della cultura, sono i protagonisti della trentunesima edizione della Mostra europea del Turismo e delle Tradizioni culturali, in scena a in mostra a Castel Sant’Angelo dal 28 giugno all’8 dicembre 2012.
La mostra si avvale anche di un comitato scientifico di grande prestigio, presieduto da Antonio Paolucci, ed è curata da Mario Lolli Ghetti, il quale ha selezionato un centinaio di documenti storici e capolavori d’arte, provenienti dalle raccolte vaticane e da alcuni fra i principali musei di tutta Italia. Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche ordinate in senso diacronico, che prendono l’avvio col primo Giubileo – 1300, Bonifacio VIII – e si concludono con l’ultimo Anno santo. La mostra, aperta da quasi due mesi, si sta rivelando uno degli eventi culturali più importanti della capitale: tanta è infatti la curiosità del pubblico verso le grandi figure che hanno reso grande non solo la Chiesa Cattolica ma anche Roma nel mondo, rendendola il centro della cultura, dell’arte e della politica, punto di riferimento per la cristianità e non solo.
La mostra è organizzata dal Centro europeo per il Turismo presieduto da Giuseppe Lepore e dal Polo Museale della città di Roma diretto da Rossella Vodret, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i Musei Vaticani, la Fabbrica di San Pietro, l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.
La rassegna racconta come ciò che i grandi Papi romani hanno progettato e creato sia diventato immediatamente materiale di esportazione e materiale di costruzione spirituale per tutta l’umanità. Questo in ogni tempo, ma soprattutto in quegli snodi fondamentali della storia della Chiesa che sono i Giubilei e i Concilii. E proprio testimonianza di questi passaggi chiave sono molti dei capolavori esposti, per lo più dovuti al raffinato mecenatismo di quei grandi protagonisti della storia della Chiesa.
Roma maestra di dottrina e maestra del fare arte. La mostra illustra come proprio quello della cultura sia stato il linguaggio di elezione con cui la missione spirituale – e anche il progetto politico – di alcuni grandi Papi si è realizzato: dall’urbanistica alla passione per l’antico, dal collezionismo alla committenza di grandiose imprese artistiche. Tra i materiali in mostra, anche una selezione di opere recuperate dalle Forze dell’Ordine e sottratte al mercato clandestino: in questo modo, anche con l’edizione di quest’anno della mostra il Centro Europeo per il Turismo vuole rendere merito alla preziosa attività di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
Nel 2012, l’11 ottobre, cade il cinquantennale dell’apertura del Concilio Vaticano II, una ricorrenza che la mostra intende celebrare con una serie di iniziative e specialmente con un convegno che, nel prossimo mese di novembre in Campidoglio, servirà a mettere in luce la ricchezza dell’eredità spirituale lasciata dal Concilio.