Il libro nero dell’agricoltura (Ponte alle Grazie) di Davide Ciccarese è il vincitore del Premio Letteario Fondazione Portus, per la sezione saggistica. La rassegna è dedicata a libri di recente pubblicazione che abbiano trattato temi inerenti l’ambiente, in tutte le sue declinazioni. I vincitori sono stati selezionati da una giuria composta da Folco Quilici (presidente), Stefano Ardito, Domenico Cacopardo, Maria Grazia Capulli, Virman Cusenza e Diego Zandel. La premiazione si svolgerà presso il sito naturalistico “Oasi di Porto”, a Fiumicino, il prossimo sabato 22 giugno 2013. Nel libro l’autore esamina, con un’indagine capillare, il sistema agricolo che è sempre più in balia di logiche di mercato basate su ferree regole di business. Ciccarese spiega che come ortaggi fuori stagione percorrono migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole, sementi ibride e OGM si diffondono a danno delle varietà locali; racconta inoltre che i terreni sono esausti e le falde acquifere sono sempre più contaminate da concimi chimici e pesticidi, veleni che finiscono nei nostri piatti. Anche gli allevamenti si sono trasformati in fabbriche, in cui gli animali vivono ammassati. Il sogno di sconfiggere la fame nel mondo grazie all’agricoltura intensiva si è infranto contro la diffusione di malattie come il Morbo della mucca pazza o l’influenza aviaria ed eventi come la progressiva scomparsa delle api rischiano di avere effetti catastrofici sull’equilibrio del pianeta. L’agricoltura, dunque, va completamente ripensata.
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