Il Premio Campiello in onda sulla Rai

Neri Marcorè con Emilio Buttaro - ©Franco Buttaro
Neri Marcorè con Emilio Buttaro – ©Franco Buttaro

Interessanti nuove nel format della serata conclusiva del Premio Campiello, in programma sabato 7 settembre 2013 al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Per la prima volta la cerimonia di premiazione del prestigioso riconoscimento letterario andrà in onda su Rai 5 in diretta, poi su Rai 3 in differita e a condurre ci saranno Neri Marcorè e Geppi Cucciari.

L’intento degli organizzatori è quello di proporre uno spettacolo secondo i moderni ritmi del piccolo schermo pur non rinunciando ai tradizionali ingredienti che da sempre caratterizzano lo stile del Premio.

La regia sarà affidata a Duccio Forzano tra le più importanti firme del settore, già curatore di appuntamenti di grande successo come il “Festival di Sanremo” e “Che tempo che fa” e a garantire la performance dello spettacolo anche alcuni tra i più noti autori di casa nostra: da Marco Posani ad Alessandro Rossi, da Luca Monarca a Gianluca Brullo ed Eleonora Bujatti.

Tra gli appuntamenti del Premio Campiello, da segnalare lo spettacolo del 5 settembre a partire dalle 19.30 a Palazzo Ducale di Venezia con “Campiello Giovani” e i cinque finalisti coinvolti in una serata che unirà letteratura, teatro e musica. L’iniziativa è realizzata in stretta collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. Sabato 7 settembre durante la conferenza stampa di presentazione del Premio sarà annunciato il vincitore assoluto di questa specifica sezione. Non mancherà poi una serata di gala esclusiva prevista per il 6 settembre al Casinò Municipale di Venezia con la premiazione dei finalisti in attesa di conoscere l’indomani l’opera che si aggiudicherà l’edizione numero 51 del Campiello, indicata da parte della Giuria dei 300 lettori anonimi. A concorrere per la vittoria finale “La caduta” (Nutrimenti) di Giovanni Cocco, “Geologia di un padre” (Einaudi) di Valerio Magrelli, “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani) di Beatrice Masini, “L’amore graffia il mondo” (Mondadori) di Ugo Riccarelli (scomparso lo scorso luglio) e “L’ultimo ballo di Charlot” (Sellerio) di Fabio Stassi.

Istituito nel 1962 dagli Industriali del Veneto, il Premio Campiello rappresenta la più importante iniziativa in campo culturale promossa da Confindustria Veneto ed uno dei pochi casi di autentico successo in Italia di connessione concreta e strategica tra mondo dell’impresa e mondo della cultura. La promozione e l’organizzazione del Premio è curata dalla Fondazione Il Campiello, composta dalle sette Associazioni Industriali del Veneto e dalla loro Confindustria regionale.

Emilio Buttaro

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