Nel 1954 il talent scout di una radio americana parlò così a un aspirante musicista: «Stammi a sentire, ragazzo, non andrai da nessuna parte. Torna pure a guidare i camion!» Quel ragazzo che fortunatamente non andò a guidare i camion era Elvis Presley. Da questo episodio prende le mosse il nuovo libro di Sebastiano Zanolli, Dovresti tornare a guidare il camion Elvis. Puntare sul proprio talento quando tutto sembra non funzionare (Franco Angeli, pp. 112, Euro 15,00), una riflessione viscerale e senza sconti sulle attitudini che molti di noi possiedono allo stato potenziale ma che per passare alla storia – se non altro quella della nostra vita – necessitano di due ingredienti: la passione (che, scissa dal talento, è pura velleità) e l’investimento (senza del quale il talento si riduce a possibilità inespressa, insomma: occasione perduta). Il talento è il passepartout per la felicità, prima però bisogna scoprire in quale serratura inserire la chiave. Zanolli insegna a riconoscerla, questa chiave, a molarne la seghettatura, affinché diventi accessibile la cassaforte della realizzazione di sé. È un viaggio iniziatico sulle tracce del proprio demone interiore, questo che vi apprestate a compiere, con utili esercizi pratici e le ormai famose “domande scomode” di Sebastiano.
Capire che si possiede un talento è come scoprirsi innamorati: dapprima si nicchia per timore, ci si difende per comodità, si nega l’evidenza; ma alla fine l’evidenza s’impone. Occorre allora prendere atto di una situazione che non lascia alibi e costringe alla responsabilità (il talento, come l’amore, è anche una iattura). E ci si ritrova carichi di energia, creatività, sana incoscienza, impermeabilità al senso del ridicolo. Una riserva che va spesa, anzi investita. L’innamoramento senza amore (il talento senza la pratica quotidiana) è un seme sterilizzato. Il talento si coltiva nell’intimità, d’accordo, ma produce effetti nella comunità. Gli giova l’esercizio, quel processo fruttuoso antitetico al sotterramento che rende sociale una dote individuale. Attraverso spunti letterari, filosofici, d’attualità, sportivi, sociologici, antropologici, cinematografici, l’autore cerca di risolvere alcuni dubbi del lettore sull’essenza del talento e sulle possibili direzioni di questo. Siamo in un mondo che è già mutato e che continuamente muta. Sebastiano Zanolli, con questa sua pubblicazione, ci illustra alcune regole per facilitare la comprensione di ciò che si può fare se solo si ha la forza di volontà e le conoscenze adatte. Che aspettate dunque? Se già non avete provveduto, tirate fuori l’Elvis che è in voi! Perché, facendo qualcosa per cui siete predisposti, le probabilità di essere felici diventano pericolosamente alte…