Sono quasi terminati i preparativi per la terza edizione di Janafatando, una manifestazione tutta particolare che si addentra nel regno delle streghe, delle fate e delle janare, personaggi simbolo degli antichi racconti narrati dai nostri nonni.
Il nome Janafatando deriva dal connubio tra janare e fate, tra il bene ed il male, tra il giorno e la notte. L’evento si svolgerà il 22 e il 23 giugno nella frazione Ferrari di Serino (Avellino) nella suggestiva cornice dei borghi antichi dove, passeggiando tra i vicoli, si respira un profumo di natura, di prodotti della terra appena colti, di vegetazione tagliata, di pietanze cucinate al fuoco di un camino. Il percorso guida il visitatore attraverso le novelle tipiche della tradizione serinese, tramandante inizialmente oralmente e poi raccolte in un libro da Gennaro Romei. Il mondo reale si mescola con il mondo delle fate e delle streghe, la realtà lascia il posto alla magia per dare vita ad una manifestazione che ogni anni attrae sempre maggiore pubblico.
Tema della terza edizione saranno le erbe di San Giovanni, che anticamente venivano raccolte nella notte del 24 giugno ed erano ritenute speciali, adatte alla preparazione di pozioni magiche e medicamentose. Non solo superstizione ma anche la consapevolezza popolare che solo in alcuni giorni dell’anno era possibile ottenere il massimo dai principi attivi contenuti nelle piante. Le erbe più note e ricercate della notte di San Giovanni sono l’iperico chiamato anche scacciadiavoli, considerato un anti-malocchio, l’artemisia detta anche assenzio volgare, consacrata a Diana, la verbena simbolo di pace e di prosperità, e il ribes i cui frutti rossi proteggono dai malefici. Appartengono alla categoria anche piante come la lavanda, la menta, il rosmarino, l’aglio e il noce, da cui si ricava un ottimo liquore. Tradizione vuole che, per predire il futuro, bisogna porre sotto il guanciale un mazzetto di nove erbe di San Giovanni. Se invece si desiderano molti quattrini, a mezzanotte si dovrebbe cogliere un ramo di felce e tenerlo in casa.
Quest’anno la manifestazione propone un’escursione tra i boschi alla ricerca delle mitiche erbe di San Giovanni, per un percorso della durata di circa un’ora. L’appuntamento è fissato per sabato 23 giugno alle ore17.00 presso la Chiesa di Ferrari.
Janafatando, organizzata dall’associazione Ferrarius, vuole riscoprire il fantastico momento del solstizio d’estate attraverso la rappresentazione delle antiche storie con scenografie realizzate dalla fantasia e abilità delle persone del luogo, sotto la direzione artistica di Lorena Capone, con centinaia di fiori di carta, pazientemente lavorati e modellati, con strutture in ferro e di cartapesta raffiguranti i soggetti trattati, con meccanismi particolari tutti da ammirare. Durante le serate sarà possibile assistere a piccoli spettacoli teatrali che raccontano alcune tra le novelle più simpatiche e divertenti. Il viaggio nelle meraviglie dei luoghi, sarà accompagnato da alcuni gruppi di musica popolare e celtica, spettacoli danzanti e dalle mille acrobazie degli artisti di strada. Non mancherà, naturalmente, la possibilità di gustare alcune pietanze tipiche del luogo e del tema trattato. Sarà possibile infine essere attratti dai numerosi stand in cui ammirare prodotti artigianali di ogni specie.