Dal 21 settembre al 21 ottobre 2012 al Museo Civico Medievale di Bologna la mostra “Jazz Matisse. Un libro d’artista della collezione Mingardi”, in cui saranno esposte le tavole originali realizzate da Matisse e l’edizione fac-simile pubblicata da Electa.
“Jazz” di Matisse per molti è il più bel libro d’artista pubblicato nel corso del Novecento. Uscito nel 1947 da Tériade, raffinato editore d’arte parigino (lo stesso della rivista “Verve”), fu stampato in una tiratura limitata di 250 copie. Quelle oggi ancora in circolazione, in alcuni musei e presso collezionisti privati, hanno un valore di mercato inestimabile.
Electa pubblica l’edizione in fac-simile, in accordo con la Fondazione Matisse, con l’ambizione di riprodurre con massima fedeltà l’opera originale in tutti i suoi aspetti, dalla resa dei colori alla qualità della carta. Un cofanetto rivestito in tela contiene 38 quartini sciolti, insieme a un volume che raccoglie due contributi: una di Corrado Mingardi sul collezionismo bibliofilo dei libri d’artista e un saggio a cura del critico Francesco Poli sul libro di Matisse. Le tavole sono ispirate al circo, alla danza, al teatro, al viaggio, e anche se non direttamente al jazz, il titolo dell’opera, coniato dall’editore Tériade in accordo con l’artista, si riferisce all’assemblaggio di testi e immagini che in questo libro d’artista seguono un principio di improvvisazione ritmica, tipica del jazz.
Le tavole sono affiancate da frasi e pensieri, scritti da Matisse con inchiostro nero e pennello, relativi alla sua vita da pittore. Quando lavorò a Jazz, Matisse era ultrasettantenne e malato. Non riuscendo più a dipingere con i pennelli, si inventò un modo per “dipingere con le forbici” creando la tecnica del papier découpé: colorava dei fogli con la tempera dai colori intensi e brillanti, ritagliava delle sagome di figure e forme, le assemblava su grandi tavole, creando composizioni di carattere astratto. Alcune tavole come Icaro o Il circo sono vere e proprie icone dell’arte moderna. Sono tutte papier découpé le opere degli ultimi anni della sua vita, in particolare la celeberrima serie dei Nudi blu.
(Fonte Ufficio Stampa Electa)