Centoventicinque fotografie per raccontare gli altrettanti anni della National Geographic Society e i 15 di National Geographic Italia. Una grande mostra visitabile da oggi, sabato 28 settembre, e sino al 2 marzo 2014 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, attraverso la quale ripercorrere la lunga storia di uno dei magazine più famosi del mondo. Grandi spedizioni e scoperte, luoghi esotici, immagini di volti, popoli, culture, animali e paesaggi sono i protagonisti, quindi, de “La Grande Avventura”, un’esposizione che accanto alle celebri fotografie firmate National Geographic accoglie maxi copertine dalla storica cornice gialla e presentazioni multimediali, in un continuo viaggio alla scoperta del nostro pianeta. «La mostra – spiega il curatore Guglielmo Pepe – è diversa dalle cinque precedenti, perché non è soltanto di immagini: è più un’esposizione fotografico-storica, che farà partecipare i visitatori a un “viaggio” iniziato 125 anni fa a Washington, e continuato in tanti paesi di ogni continente».
Attraverso un percorso narrativo fatto di 125 scatti, pannelli espositivi, cover della rivista, schermi televisivi e touch screen interattivi si potrà quindi comprendere il perché di una storia, quella della National Geographic, che può davvero definirsi una “grande avventura”, affiancata anche da «un’avventura – precisa il curatore – più breve, comunque significativa: i 15 anni dell’edizione italiana della rivista. Perciò – continua – più che un catalogo, quello che avete tra le mani somiglia a un libro di storia: con immagini e parole focalizza momenti salienti, tappe importanti, volti significativi, protagonisti umani e animali». Ed è così che in mostra si susseguono uno scatto per ogni anno di storia della rivista, a partire da quel 1888 in cui un gruppo di 33 uomini si riunirono presso il Cosmos Club di Washington per dare il via a un progetto ambizioso e fantastico: raccontare la Terra. C’è, ad esempio, la sposa zulu a seno nudo e apparsa sul numero di novembre del 1896; c’è, ed è di pochi anni successivi, la spedizione al Polo Nord del 1909; e poi ancora la prua del Titanic che si staglia nel buio degli abissi, le fotografie del Giappone colorate a mano e fornite alla rivista già dall’inizio del Novecento e, infine, anche l’orso kermode, immortalato in Canada nel 2011 da Paul Nicklen.
Un mondo intero, quindi, raccontato in più di un secolo di appassionato lavoro di scoperta, di ricerca e di approfondimento, cui si aggiunge una missione difficile ma sempre più sentita: proteggere il nostro bel pianeta. «Noi – spiega Pepe – siamo gli esseri più intelligenti del Pianeta, però non i migliori. Dobbiamo avere maggior rispetto nei confronti degli altri esseri viventi, perché il destino di Madre Terra è in primo luogo nelle nostre mani. Non ci è permesso di ignorare, o fingere di ignorare, che non siamo i padroni. Ricordiamoci che il patrimonio che abbiamo a disposizione non è inesauribile. Dunque se dopo la mostra vedrete con occhi diversi, più empatici, più comprensivi, tutte le specie viventi, sarà missione compiuta. E vorrà dire che la speranza di avere un mondo migliore è – conclude – ancora viva».
Scheda tecnica della mostra:
28 settembre 2013 – 2 marzo 2014
Palazzo delle Esposizioni, Roma
Orari: martedì, mercoledì, giovedì 10.00 – 20.00, venerdì e sabato 10.00 – 22.30, domenica 10.00 – 20.00
Biglietti: intero 7,50 euro, ridotto 6 euro, scuole 4 euro
Info: www.palazzoesposizioni.it, www.nationalgeographic.it