LA PIRAMIDE DEL CAFFE`

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Imi non conosce i suoi genitori e non ha avuto un’infanzia normale. Ma nell’orfanotrofio ungherese in cui è cresciuto ha imparato molte cose: l’arte del baratto, la passione e la crudeltà di ogni vero gioco, l’infelicità della solitudine e la felicità delle piccole cose. Quando compie diciotto anni, Imi può decidere cosa fare di sé, e si sente saldo e forte. Per la prima volta varca i confini angusti in cui è cresciuto e va a vivere a Londra, dove trova lavoro come cameriere in una grande catena di caffetterie. La grande città gli sembra un universo meraviglioso, e pari è l’entusiasmo per il Manuale che gli viene consegnato dai responsabili della caffetteria: come preparare un cappuccino impeccabile, come tagliare le fette di torta con panna, come affrontare imprevisti con i clienti… La vecchia signora che lo ospita, il collega con cui stringe amicizia, tutti cercano di convincerlo che ciò che a lui appare parte di un meccanismo benevolo e intelligente, volto alla felicità di ogni individuo nelle vie brulicanti di Londra, in realtà è governato da leggi ben più meschine e legate al profitto. Nessuno potrà convincerlo, fino a che la vita stessa non si incaricherà di aprire i suoi occhi ingenui. Ma l’incontro con una grande scrittrice, e l’incrollabile fiducia nel potere dei piccoli gesti quotidiani, sapranno dare ancora una volta un giro di vento al destino…

Questa la trama del romanzo “la Piramide del caffè” di Nicola Lecca, uscito per Mondadori il mese scorso.

Nicola Lecca è nato a Cagliari nel 1976; è un appassionato viaggiatore: ha vissuto a lungo in Inghilterra, in Islanda, in Svezia, in Ungheria. Con Marsilio ha pubblicato Concerti senza orchestra (1999, finalista premio Strega), Ritratto notturno (2000, prix du Premier Roman), Ho visto tutto (2003, premio Hemingway) e, con Laura Pariani, Ghiacciofuoco (2007, premio Settembrini). Il suo romanzo Hotel Borg (Mondadori 2006) ha vinto a Lucca il premio dei Lettori. Le sue opere sono state pubblicate in dodici Paesi europei.

 

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