“La Crocifissione” di Tiziano per la prima volta ha lasciato l’Italia per approdare in Russia e precisamente a Mosca, presso il Museo delle Arti Figurative “A.S.Puškin”, dove è stato allestito un percorso espositivo, inaugurato il 26 giugno scorso, sull’artista veneto che fu il primo pittore a essere definito europeo. Si rafforza così con questa mostra il legame culturale tra l’Italia e la Russia, anticipando l’Anno incrociato del Turismo Italia- Russia che dal settembre 2013 al settembre 2014 promuoverà anche le destinazioni e le città d’arte meno note, sviluppando una stretta sinergia con la promozione del Made in Italy e del turismo culturale. L’evento, realizzato grazie al contributo di ESN GROUP INVESTMENT & MANAGEMENT, organizzato da MondoMostre e curato da Giovanni C. F. Villa, comprende undici capolavori, provenienti da dieci diverse istituzioni museali e da 8 città italiane.
Cominciando dagli esordi del giovane pittore, dove è ancora evidente l’adesione alla riforma tonale di Giorgione, la mostra accompagna la progressiva ricerca di autonomia espressiva del Maestro con opere come “La Madonna con il Bambino” dell’Accademia Carrara di Bergamo e il “Battesimo di Cristo” dei Musei Capitolini. Si prosegue con il Tiziano ritrattista: opere come il “Ritratto di Giulio Romano” del Museo civico di Palazzo Te di Mantova e quello del “Conte Antonio di Porcia” della Pinacoteca di Brera evidenziano come Tiziano fosse capace di ritrarre la posizione sociale, comunicando anche la vulnerabilità e l’anima dei suoi potenti committenti.
La tensione psicologica di opere come il ritratto di Tommaso Mosti va di pari passo con la galleria delle “Belle” veneziane, rappresentate eccezionalmente bene nella mostra moscovita da capolavori che riflettono magnificamente il canone della bellezza rinascimentale. “La Bella e la Flora” incantarono i contemporenei per il loro fascino e la loro sensualità, anticipando la “Danae Farnese” dai Musei di Capodimonte di Napoli, la più celebre delle “poesie mitologiche” tizianesche, anch’essa in mostra.
Conclude la serie dei quadri mitologici “Venere che benda Amore” della Galleria Borghese, tardo capolavoro del maestro veneto. Il percorso termina con “l’Annunciazione”, pala d’altare realizzata per la cappella di Sant’Agostino della Chiesa veneziana di San Salvador. Mai uscita dall’Italia prima d’ora, la tela, dalle importanti dimensioni, è un esempio eccezionale della maniera senile di Tiziano, dove l’esattezza nella resa delle forme lascia il passo alla creazione di un’atmosfera dai forti tratti emotivi.
Info aggiuntive
Mosca, Museo delle Arti Figurative “A.S.Puškin”
26 giugno – 29 settembre 2013