Le lobby del Vaticano: nemiche di Papa Francesco

Lobby del VaticanoPapa Francesco sta cercando di rivoluzionare la Chiesa, rinnovandola. Ci riuscirà? Tra le novità di Chiarelettere c’è un libro che parte proprio da questo interrogativo: “Le lobby del Vaticano. I gruppi integralisti che frenano la rivoluzione di Papa Francesco” (questo il titolo). La pubblicazione è un’inchiesta di Carlotta Zavattiero, firma del Corriere della Sera, con prefazione di Ferruccio Pinotti.  La Zavattiero esamina le principali lobby che si contendono il potere all’interno della Chiesa condizionando la politica e l’economia italiana. Basti pensare che lo stesso primo ministro, Enrico Letta, è membro dell’intergruppo per la Sussidiarità, una costola di Comunione e Liberazione. Ma i personaggi della politica che fanno parte di questi movimenti sono molteplici; tra questi figurano anche Paola Binetti, numeraria dell’Opus Dei, e Formigoni, memor domini di Comunione e Liberazione.

«Prima delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, il Vaticano sembrava un covo di vipere e la gente ha iniziatio a percepire che dietro le sue dimissioni c’erano scontri tra fazioni, le quali hanno mostrato una Chiesa diversa», spiega l’autrice che si pone altre domande: che ne è adesso di quel covo di vipere? Chi sono i nemici di Papa Fracesco?  Come si concilia questa linea con lo strapotere delle lobby? Nel libro si raccontano i caratteri distintivi di questi movimenti che sono sette: Cammino Neocatecumenale, Movimento dei Focolari, Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Opus Dei, Rinnovamento dello Spirito Santo, Legionari di Cristo. «Questi gruppi, pur essendo riconosciuti dalla Chiesa, hanno le caratteristiche di vere e proprie sette – precisa l’autrice -.  Ne “Le lobby del Vaticano” ho fatto una mappatura organica di tutte le realtà ecclesiali che hanno avuto un impulso fortissimo da Giovanni Paolo II e che condizionano fortemente la politica di un Paese che dà risalto non a chi si è, ma di chi si è».

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