I problemi mentali sono sempre stati considerati, e tuttora lo sono, un tabù; quindi si preferiva fino alla seconda metà del Novecento internare in strutture, dove si praticavano tecniche disumane, il paziente affetto da disturbi psichiatrici anziché curarlo andando a scoprire la causa di tali disagi. Con l’avvento della psicoanalisi molte cose sono cambiate. Ma sarebbe interessante, oltre che coinvolgente, se potessimo con clessidra alla mano fare un salto nel primo Novecento quando le idee di un “certo” Sigmund Freud cominciarono a essere prese in considerazione. Il premio Nobel Eric Kandel ce lo consente. Infatti, usando le sue straordinarie di divulgatore, ci conduce nella Vienna del Novecento, dove le figure più eminenti della scienza e dell’arte diedero l’avvio a una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre il modo di considerare la mente umana. Nei salotti viennesi dell’epoca si discutevano idee che avrebbero segnato una svolta nella psicologia, nella neurobiologia, nella letteratura e nell’arte. Tali idee portarono a progressi che esercitano ancora oggi la loro influenza. Sigmund Freud sconvolse il mondo mostrando come l’aggressività e i desideri erotici inconsci si esprimano simbolicamente nei sogni e nel comportamento. Arthur Schnitzler rivelò la sessualità inconscia delle donne con l’innovativo ricorso al monologo interiore. Gustav Klimt, Oskar Kokoschka e Egon Schiele diedero vita a opere di grande evocatività che esprimevano il piacere, il desiderio, l’angoscia e la paura. Kandel nel suo libro “L’età dell’inconscio”, edito da Raffaello Cortina, ci aiuta a capire i meccanismi cerebrali che rendono possibile la creatività nell’arte e nella scienza, aprendo una nuova dimensione nella storia intellettuale.
L’AUTORE
Eric R. Kandel insegna alla Columbia University di New York e dirige il Center for Neurobiology and Behavior presso la stessa Università. Svolge inoltre attività di ricerca presso l’Howard Hughes Medical Institute. Nel 2000 è stato insignito del premio Nobel per la medicina grazie alle sue ricerche sui meccanismi biochimici che portano alla formazione della memoria nelle cellule nervose. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente (2007).