Chieti- “Illuminare l’Abruzzo: codici miniati. Tra Medioevo e Rinascimento” questo il titolo della mostra, in esposizione fino al 13 ottobre al Museo Palazzo De’ Mayo presso Largo Martiri della Libertà, Chieti. Fino ad ora quasi ottomila visitatori hanno potuto ammirare un repertorio librario esclusivo. Libri appartenenti al periodo medioevale e rinascimentale italiano. Il lavoro è stato curato da un team di esperti provenienti dalle maggiori Università italiane. In particolare: Gaetano Curzi e Alessandro Tomei dell’Università di Chieti Francesca Manzari, dell’Università di Roma La Sapienza e di Francesco Tentarelli, Soprintendente per i Beni Librari dell’Abruzzo. L’ampio corpus di manoscritti miniati, nei minimi dettagli, è di proprietà delle Biblioteche pubbliche ed ecclesiastiche abruzzesi. Sono materiali finora sconosciuti e recentemente ritrovati. Lavori che puntano i riflettori due fogli dei corali rubati da Guardiagrele rintracciati sul mercato d’antiquariato. E ancora, il Messale per Offida conservato alla Biblioteca Palatina di Parma, i fogli miniati tutt’ora custoditi presso la Fondazione Cini di Venezia. Unico è l’Exultet di Avezzano, un raro esempio di rotolo di pergamena della lunghezza di circa sei metri prodotto a Montecassino durante l’undicesimo secolo per Pandolfo l’allora vescovo della città. Saranno in bacheche anche diverse riproduzioni di codici di provenienza regionale custoditi in vari musei esteri tra cui Parigi e New York e in Europa in genere. La produzione libraria abruzzese nasce dall’unione di maestri dediti alle miniature che spesso hanno collaborato tra loro per la realizzazione dei disegni apportati ai capolettere. Vere e proprie botteghe ubicate nei maggiori centri, hanno fatto della miniatura, l’arte tra l’undicesimo e il quindicesimo secolo, in terra d’Abruzzo.
Ingresso gratuito.
Orario estivo (Agosto): martedì – domenica dalle 19 alle 23
Orario invernale (Settembre-Ottobre): martedì – venerdì alle 10 alle 13
sabato – domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20
Chiuso il lunedì.
Info: www.fondazionecarichieti.it