Semplicità e bellezza sono al centro della poetica di Giovanni Pascoli, nei cui versi ritroviamo tutta l’essenza della Toscana d’inizio ‘900, quando artisti italiani e stranieri dipinsero quadri che ritraevano appunto paesaggi della Versilia, della Lucchesia, della Garfagnana e della Piana. Settanta di queste opere d’arte sono protagoniste della mostra “Dipingere l’incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia d’inizio ‘900”, allestita a Lucca presso il Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte. Durante il percorso il visitatore potrà ammirare i dipinti di pittori come Nino Carrara, Lorenzo Viani, Alfredo Meschi, Carlo Carrà, Giovan Battista Santini, Moses Levy, Plinio Nomellini e degli artisti contemporanei Alessandro Tofanelli, Marzia Martelli, Antonio Vignocchi e Marco Pasega.
La Toscana, in particolare la campagna lucchese, fu dimora d’importanti talenti d’inizio ‘900 che decisero di vivere in luoghi immacolati a contatto con la natura. Infatti, diversi furono gli artisti inglesi che scelsero questa splendida regione d’Italia e le sue campagne, abbandonando così i centri urbani dell’industrializzata Inghilterra. Anche il cinema ha ambientato in questa terra alcuni lungometraggi, basti pensare alla pellicola “Sotto il sole della Toscana”, con Diane Lane nel ruolo di una scrittrice americana che lascia il suo Paese e compra un casolare in Italia, dove ritrova se stessa e, dunque, quel fanciullino tanto caro a Giovanni Pascoli che sapeva stupirsi e meravigliarsi di fronte alla magnificenza della natura.
La mostra “Dipingere l’incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio ‘900” rientra in una serie di eventi organizzati dalla Regione per valorizzare proprio quel periodo della storia. Curata da Umberto Sereni, Maria Stuarda Varetti e Alessandra Guida, l’esposizione – che è a ingresso libero – è visitabile dal 19 dicembre 2015 e fino al 17 gennaio 2016, tutti i giorni. Per gli orari è possibile consultare il portale: www.fondazionebmlucca.it. Il catalogo è edito da Maria Pacini Fazzi Editore.