Un romanzo che rappresenta uno spaccato dell’Italia degli ultimi 70 anni. Un autore presente da decenni sulla scena economica e istituzionale del Paese, attento alle contraddizioni, alle sfumature e ai mille giochi di potere inevitabilmente presenti sullo scenario imprenditoriale e politico. Tutto questo e molto di più è L’ultimo intrigo di Giancarlo Serafini (Sugarco Edizioni, 352 pagine, cartonato, € 21,00).
Tre importanti imprenditori del Nord Italia lottano per decenni senza esclusione di colpi, ognuno teso a schiacciare gli altri e restare unico protagonista sulla scena. L’Autore ne rappresenta sia la sinistra grandezza che i punti deboli e le cadute. Fondamentale per ciascuno il codazzo di «vassalli»: una massa di clientes pronti ad assecondarne le ambigue strategie, in cambio di ogni tipo di «prebenda».
Ciascuno dei capi mette in campo le proprie risorse caratteriali, economiche, familiari e le proprie donne, nonché la capacità di «bluffare», incurante di ogni dimensione etica.
Chi riuscirà vincitore? Qual è il sottile ruolo giocato dagli intriganti personaggi femminili? In questo intreccio c’è spazio per un vero amore?
Una narrazione ironica, ricca di colpi di scena, alla scoperta dei mille giochi, trabocchetti e intrecci che legano dimensioni erotiche, ambizioni di successo imprenditoriale e dinamiche politiche. L’autore avverte che «Ogni riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale».
Giancarlo Serafini nasce a Rivoli (TO) nel 1941. Trascorre la giovinezza in Trentino e si trasferisce a Milano nei turbolenti anni ’60. Nel 1964 inizia la sua attività sindacale e gestisce in prima linea le problematiche degli anni ’68 e ’69. Entra a far parte della Segreteria Nazionale UIL ricoprendo la carica di Segretario Generale delle Costruzioni e partecipando alla stesura dei Contratti Nazionali del settore. Esponente di spicco di Forza Italia dal 1994, diventa prima Assessore Provinciale di Milano, poi Consigliere Regionale della Lombardia. Attualmente è Senatore della Repubblica. Recentemente ha pubblicato il romanzo La valle delle corniole.