Madre amorevole. Maestra di vita. Missionaria della carità: Madre Teresa di Calcutta era questo e molto altro ancora. Amava la vita e desiderava preservarla, per questo si scagliava contro l’aborto, senza abiurare mai le sue idee, in nome delle quali lei, piccola donna, aveva il coraggio e la perseveranza di parlare anche davanti ai potenti come accadde nel 1979, quando a Oslo durante il suo discorso, oltre a ringraziare per il Premio Nobel ricevuto, parlò anche dell’aborto mentre il mondo era in ascolto. La vita e la missione di Madre Teresa sono al centro di una mostra, allestita a Benevento presso la Rocca dei Rettori fino al 4 maggio 2014.
Il racconto della mostra – Mentre attraverso il giardino, mi pervade una sensazione di pace e di serenità che mi accompagna ogni volta in cui mi appresto a visitare un luogo antico. La Rocca dei Rettori si trova in piazza Castello, nel cuore di Benevento, conosciuta per le streghe in particolare ma anche per il famoso liquore. E` una città piuttosto piccola ma ricca di fascino. Entro nella prima sala, dove sono stati collocati i pannelli. L’occhio si ferma sulle date, scorre sulle immagini e ancora sulle parole per conoscere la vita di Madre Teresa. Si parte dalla nascita, avvenuta il 26 agosto del 1910 a Skopje. Passano gli anni e Teresa comincia a sentire il richiamo forte di Gesù. La prima chiamata arriva intorno ai 12 anni, ma è il 26 settembre del 1928 che la Beata di Calcutta lascia la sua casa per entrare nelle suore del Loreto, nelle quali diventa insegnante e poi direttrice della scuola St. Mary. Teresa però capisce che ha un’altra missione da svolgere. I miei occhi e la mia mente si fermano dunque ancor di più sui pannelli in cui si narra, attraverso lettere e immagini, il momento in cui lei avverte forte il desiderio di dover dedicare la sua vita ai più poveri tra i poveri. Era il 10 settembre 1946. Madre Teresa era su un treno diretto a Darjeeling. La mostra ripercorre attimo per attimo la biografia di questa piccola grande donna, dalla nascita della nuova congregazione sino al Premio Nobel per la Pace e alle varie onorificenze, che Madre Teresa accettò sempre, perché le vedeva come un’occasione per parlare di Gesù e del suo messaggio d’amore. E infine gli ultimi anni di vita e la beatificazione avvenuta il 19 ottobre 2003. Oltre ai pannelli, il visitatore potrà ammirare alcune reliquie e le splendide fotografie che arricchiscono il percorso rendendolo ancor più suggestivo ed emozionante, soprattutto per lo sguardo intenso e semplice dei soggetti, fotografati spesso insieme a Madre Teresa o alle suore. Alla fine è possibile vedere un filmato, realizzato da TV 2000. Ma che cos’è che ha spinto questa donna a realizzare tutto ciò? Mi chiedo. Sicuramente una grande fede, alimentata quotidianamente, e un innato altruismo che non significa rinuncia ma Amore vero. Autentico. Anche Madre Teresa però è precipitata più volte, proprio come accade a ciascuno di noi. Lei però ha avuto la forza di rialzarsi, perché aveva chiaro l’obiettivo? Perché sapeva di non essere sola? Sicuramente la missionaria di Calcutta aveva capito il senso profondo della vita. Soleva dire infatti: “Siamo stati creati per grandi cose, per amare ed essere amati”.
Info aggiuntive sulla mostra – L’esposizione s’intitola “Mater et Magistra. Madre Teresa di Calcutta. Vita, Spiritualità, Messaggio” ed è stata organizzata dall’Associazione Culturale La Conchiglia, con la Congregazione delle Missionarie della Carità e la collaborazione di altri enti territoriali. La mostra rientra negli eventi ideati nell’ambito del ricco calendario della seconda edizione di “Symbolum. Il festival della fede”, in programma dal 26 aprile al 2 maggio.
Per saperne di più: http://www.associazionelaconchiglia.it