Dal 12 settembre prossimo al 20 gennaio 2013 il Museo di Roma in Trastevere ospiterà la mostra Mario Giacomelli. Fotografie dall’Archivio Luigi Crocenzi, che esporrà 90 immagini di Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 – 2000). L’evento è curato da Walter Liva. Per tutta la vita il fotografo marchigiano ha continuato a definirsi un tipografo eppure è considerato il più grande fotografo italiano del Novecento fin da quando, nel 1963, il curatore del MoMA di New York acquisì per il Museo la serie Scanno, inserendo anche una fotografia nel prestigioso catalogo Looking at Photographs. Da allora arrivò la consacrazione benché, nonostante l’importanza stilistica dei suoi lavori, Giacomelli non si dedicò mai esclusivamente alla fotografia.
L’artista italiano, infatti, lavorò per tutta la vita nella Tipografia Marchigiana, dedicandosi alla fotografia, e negli anni giovanili anche alla pittura e alla poesia, solo nel tempo libero, a cominciare dai “dopo cena” di tutti i giorni. Abitualmente stampava provini a contatto e dal provino individuava il punto che lo interessava e lo ingrandiva per stamparlo nel formato 30×40. Gli viene riconosciuto il merito di avere superato con la sua opera il dibattito allora in corso nella fotografia italiana tra formalisti e neorealisti. Il segno che ottenne nelle sue stampe è molto forte, con neri molto carichi e un forte contrasto.