Esiste un modo diverso di venire al mondo, forse non in linea con i tempi ma sicuramente più rispettoso della natura. Nascere in modo dolce e gentile nei Paesi del Nord Europa è ormai una costante, soprattutto in Olanda definito da La Repubblica il Paese del Part Time e del Parto in casa, che in Italia è una rarità tanto che se ne parli con la maggior parte delle donne queste si mostrano timorose e incerte, addirittura diffidenti. La verità è che nel nostro Paese non siamo ancora attrezzati per il parto in casa eppure i benefici che mamma e bambino potrebbero ricevere da una pratica del genere sono numerosi.
Se siete interessate ad approfondire questo argomento, forse un po’ anacronistico ma sicuramente interessante, potete leggere L’armonia della nascita: diventare mamma con rispetto e amore, il libro di Marta Campiotti, ostetrica di Varese, classe 1954, che dopo la maturità classica e la Laurea in Filosofia, conseguita a Milano con una tesi sul trauma della nascita, incontra Michel Odent e Frédérick Leboyer a Parigi. Questo incontro le cambierà la vita: si riscrive di nuovo all’Università e diventa ostetrica. Oggi la Campiotti esercita a Varese dove ha aperto una casa di maternità e pratica il parto a domicilio.
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La sua lunga formazione – maturata anche attraverso due viaggi importanti, uno in Nicaragua l’altro ad Amsterdam – si evince in questo volume, snello ma prezioso perché rassicura la gestante dandole validi consigli; peccato che alcuni di questi siano poco praticabili in molte zone d’Italia. Ma cosa significa partorire in modo dolce e gentile? “(…) Chi offre la relazione di cura nel parto deve accogliere la donna nella sua interezza, il corpo innanzitutto, e poi le emozioni e la spiritualità. E` solo attraverso la totale apertura emotiva e la motivazione trascendente al dare la vita che la donna può partorire. Quando questo non viene considerato o negato diventa facile iniettare ossitocina sintetica in vena o aprire la pancia col bisturi (…)”, si legge nel libro.
L’autrice sostiene che l’istinto arcaico delle donne è preparato e pronto per dare la vita grazie ad ormoni meravigliosi che guidano ogni momento del parto e molto oltre ma a patto che questo processo non venga intralciato da una medicalizzazione forzata che si basa su protocolli sterili e ormai superati, redatti solo per accorciare i tempi del travaglio e non per una vera esigenza medica. In Italia purtroppo la situazione è piuttosto critica soprattutto per quanto riguarda il cesareo che viene praticato con fin troppa leggerezza soprattutto nel Sud Italia, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità sia stata fin troppo chiara in merito: bisogna abbassare il numero dei cesarei per ridare al parto e alla maternità la sua vera dimensione che è del tutto fisiologica.
Diventare mamma con rispetto e amore
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Gravidanze e parti a rischio a parte, bisogna tener presente che si tratta di un evento del tutto naturale, non è una malattia e non va trattata come tale. Eppure il modello adrenalinico, fondato sulla paura, si antepone al modello ossitocinico fondato sull’amore e sulla fiducia del corpo femminile, in primis del cervello antico, che sa cosa fare. Riappropriamocene e tutto si svolgerà nel migliore dei modi a prescindere dalla struttura in cui si partorisce, se in casa o in ospedale.