La recensione del libro “Con la Scusa dell’Amore” di Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker.
Il tempo in cui viviamo, nonostante le difficoltà, può considerarsi plasmato sul benessere e le comodità. Viviamo immersi nella tecnologia, sempre connessi e sempre aggiornati, conosciamo di più del nostro passato e del nostro presente, eppure non siamo diventati più intelligenti. Non dal punto di vista umano, almeno. Certo, il benessere non garantisce in maniera automatica lo sviluppo della coscienza e del pensiero ma, di solito, dà una notevole spinta in questa direzione.
Stare al mondo, infatti, vuol dire saper convivere, comunicare, stare con gli altri, dunque rispettarli oltre il credo, la razza, il genere o l’estrazione sociale.
Possiamo dire che ciò avvenga in tutte le nazioni, a partire dalla nostra Italia? Purtroppo no. Rimanendo solo nel nostro Paese, secondo i dati dell’Eures, nel 2013 sono stati commessi 179 femminicidi, con un aumento del 14 per cento rispetto al 2012. Una vittima su tre, circa, muore a causa di percosse o soffocamento.
Nonostante le campagne pubblicitarie, i film, i programmi che si sono interessati al tema della violenza sulle donne, ancora molta strada resta da fare per ottenere una completa sensibilizzazione sul problema che si tramuti in un cambiamento concreto di mentalità.
Lo sanno bene l’avvocato Giulia Bongiorno e la showgirl Michelle Hunziker, che da anni lottano contro le discriminazioni e gli abusi fisici e psicologici sulle donne. Per prevenire e intervenire su questa vera e propria piaga sociale, hanno fondato “Doppia Difesa”, organizzazione che si occupa di sostenere le vittime di violenza in un doppio percorso, appunto, legale e psicologico e di sensibilizzare uomini e donne su un massacro che sembra non dover avere mai fine.
“Con la Scusa dell’Amore” è il frutto di anni di lavoro, di esperienze di vita fatte dalla Bongiorno e dalla Hunziker; due donne molto diverse tra loro, ma che hanno in comune la determinazione a voler combattere una battaglia durissima, dall’esito incerto, combattuta sul terreno minato dei retaggi culturali, dei pregiudizi e delle tradizioni che si presentano, a chi abbia l’ardire di volerle cambiare, alla stregua di blocchi monolitici, granitici e compatti, cristallizzati sulla paura e sul senso di colpa di uomini e donne.
Proprio a causa di queste difficoltà viene da chiedersi: “E’ una battaglia che si vuole combattere davvero?”. Questa è la domanda, per nulla banale, attorno a cui ruota il libro.
Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker spiegano al lettore, attraverso un linguaggio immediato e sobrio, cosa le abbia spinte a scendere in campo, ovvero a rispondere affermativamente al suddetto quesito.
L’avvocato Bongiorno si è dedicata totalmente allo studio e al lavoro, specializzandosi in una professione che si è aperta al mondo femminile non molto tempo fa. Michelle Hunziker, invece, ha dovuto dimostrare di essere intelligente, oltre che bella, (come mai a un uomo non è mai richiesta una “prova” simile?), prendere le distanze da quelli che volevano brillare di luce riflessa, approfittando del suo successo e della sua generosità per manipolarla. Come se non bastasse, inoltre, si è dovuta difendere dalle persecuzioni di alcuni stalker in un momento storico in cui il reato di stalking non esisteva ancora.
Le due coraggiose signore dedicano tutta la prima parte del libro alle loro storie, perché siano da esempio, mettendo in guardia le lettrici dai tranelli, a volte mortali, che si nascondono dietro a nobili parole come “amore” o “affetto”.
Molto spesso, come viene spiegato in questo intenso saggio, l’ingenuità, l’inesperienza e la mentalità fanno apparire bello e addirittura desiderabile ciò che non lo è; quante volte, nei racconti delle vittime, emergono frasi come “mi picchia perché mi ama”, oppure “è geloso perché mi ama troppo”?
Bongiorno e Hunziker ribadiscono in “Con la scusa dell’amore” a gran voce che l’amore non ha nulla a che vedere con le violenze fisiche o psicologiche, dunque né con le percosse e nemmeno con le minacce o, cosa ancora più subdola, la manipolazione o lo scherno più o meno velato.
L’amore è un’altra cosa: rispetto, capacità di sostenersi reciprocamente, di voler la libertà e la realizzazione, non il possesso dell’altro.
Questi concetti ritornano nella seconda parte del libro, in cui Giulia Bongiorno spiega il lato “tecnico”, ovvero giuridico e politico, della lotta per l’uguaglianza tra uomo e donna, affinché non vi siano più discriminazioni né violenze.
Vengono forniti alle lettrici strumenti validi per difendersi e per riconoscere situazioni a rischio: le leggi, gli identikit dei vari tipi di stalker e di chi, più ingenerale, commette violenza contro le donne, l’attività di Doppia Difesa, le gabbie “mentali” forgiate da anni di preconcetti (come le frasi citate sopra, che mascherano con l’amore un grave analfabetismo relazionale e non solo).
Alcune soluzioni proposte riguardano lo snellimento delle procedure legali (basta, dunque, con i processi che arrivano a durare dieci anni) e la formazione di avvocati e giudici specializzati.
Il vero cambiamento, però, quello più difficile e da cui dipendono tutti gli altri, riguarda la nostra coscienza: le autrici del libro sottolineano che per combattere e vincere questa battaglia bisogna essere tutti uniti e consapevoli, scardinare modi di fare e di pensare obsoleti e dannosi nella società, in tutti i campi del sapere e perfino nel linguaggio.
“Con la Scusa dell’Amore” si chiude con le lettere di Giulia e Michelle ai loro figli; un augurio per il futuro, ma anche un monito, una lezione di vita e di maturità per dei bambini che, un giorno, diventeranno adulti. Spetterà a loro cambiare il mondo, continuare ciò che è già stato iniziato nel presente, grazie all’esempio di tutti noi.
Francesca Rossi
Il libro
Con la scusa dell’amore di Giulia Bongiorno, Michelle Hunziker
Casa editrice: Longanesi
Pagine: 220
Prezzo: 14,90 euro