La recensione de “Il libro di Morgan – Io, l’amore, la musica, gli stronzi e Dio”
Fine intellettuale, grande conoscitore di musica e uomo di dotato di grande sensibilità: è questo il ritratto che emerge da “Il libro di Morgan – Io, l’amore, la musica, gli stronzi e Dio” (edizioni Einaudi – Stile Libero). L’ex Bluvertigo si prende una pausa dal suo ruolo di giudice di X Factor per dedicarsi alla scrittura di un’autobiografia tanto sconclusionata quanto profondamente affascinante e significativa. Egocentrico ed esibizionista come solo gli artisti sanno essere, Morgan si racconta in un flusso di coscienza quasi programmatico. Un ossimoro che serve a spiegare quanto contraddittorio sia il cantante che dice di amare il caos e il suo potenziale creativo. Dall’elogio al suo ego (“io sono intelligentissimo, un genio”) Morgan comincia il suo viaggio di vita a ritroso dallo straziante dolore per la perdita del padre, morto suicida all’età di 46 anni all’amore per Asia Argento. A soli 16 dunque il primo confronto con la morte che risveglia la sua grande voglia di vivere e un fervente interesse culturale che non si ferma all’ambito musicale ma si estende a quello filosofico, cinematografico e letterario. “Sono sempre stato il primo della classe”, scrive orgoglioso.
Si dichiara “un attivista del pensiero” Morgan che ripercorre le varie fasi del suo percorso professionale dagli inizi con gli Smoking Cocks, poi passati alla storia come Bluvertigo, fino al suo ruolo da primadonna ad X Factorro. Nel mezzo la storia d’amore con Asia Argento, l’unica con la quale crede di essere riuscito a creare la famiglia che ha sempre desiderato. “L’amore non è una cosa che conta ma una casa che canta”, scrive Morgan, smentendo Ligabue. Dall’unione con Asia è nata la piccola Anna Lou. “Il miracolo del divino”, ecco come definisce il cantante la nascita della sua prima figlia. Non sorprende che le pagine del suo libro siano permeate da quel senso di nostalgia dovuto alla perdita del suo nido d’amore. “Ho un carattere ingestibile”, si giustifica Morgan che fa un mea culpa non soltanto riguardo le sue vicende sentimentali ma anche rispetto ai suoi trascorsi televisivi e in particolare a quell’intervista sul potere curativo della cocaina che gli valse l’esclusione da Sanremo.
Il Morgan che ci piace di più è l’outsider, come egli stesso dice di essersi sempre sentito, e di fatti il capitolo più bello del suo libro è proprio quello dedicato alla compassione. Molto toccante anche il suo racconto dell’amicizia con Franco Battiato e quella con Adriano Celentano. La verità è che Il libro di Morgan è pieno di vita, di passione e di spunti di riflessione che possono destare l’interesse di chiunque, persino chi reputa Morgan un personaggio discutibile. Ma chi non lo è? Noi ci sentiamo di concordare con la sua personale visione dell’artista chiamato a rappresentare la sua interpretazione del mondo affinché agli altri appaia meno miserabile. Dopo una stagione di X Factor tra le più deludenti per l’ex Bluvertigo, arrivato in finale senza nessun talento della sua squadra, Morgan si riscatta rivelando al suo pubblico la sua vera natura senza nascondersi dietro alcun vittimismo o finta coerenza.
Rosa Maiuccaro