Tante sono le mostre fotografiche in programmazione nei prossimi mesi ma quella che verrà inaugurata il prossimo 20 ottobre in quel di Monza, esattamente presso la Villa Reale, ha un sapore diverso. Infatti sarà possibile ammirare, nella sua folgorante bellezza, tutto il duro lavoro di Henri Cartier-Bresson, fotografo di origini francesi che, fin dagli anni ’30, si è avvicinato al mondo della fotografia. Erano anni di grande scompiglio quelli in cui l’artista faceva i suoi primi passi ma, nonostante tutto, per Henri Cartier-Bresson fu un periodo molto florido, di sperimentazione e di affermazione. Diventato fotografo professionista solo nel 1946, nel corso del tempo, si è dedicato ai viaggi ed anche alla pittura. È un’artista a tutto tondo ed ora la Villa Reale di Monza vuole ricordare tutti i suoi scatti più celebri.
Mostre fotografiche di questo genere sono uniche e rare, eppure l’evento curato da Robert Delpire che con calma e parsimonia ha selezionato egli stesso gli scatti più belli dell’artista francese vuole essere un faro per la cultura di oggi. La fotografia è lo specchio dell’anima, è «trattenere il respiro», come più volte ha affermato Henri Cartier-Bresson, e quindi attraverso queste fotografie si vogliono ricordare usi e costumi che si sono persi nel tempo, si riverbera una contemporaneità che ha lasciato spazio al pregresso e, soprattutto, si vuole ricordare la caducità della vita. Sono delle foto di estrema intensità, nitide anche se datate, che colpiscono il cuore e il percorso allestito alla Villa Reale di Monza è presentato in modo tale da poter apprezzare nella sua interezza il lavoro di un artista che ha sempre vissuto fra dubbi ed incertezze.
Mostre fotografiche come quella di Henri Cartier-Bresson sono realizzate non solo per gli addetti ai lavori, ma sono costruite anche per quel pubblico neofita che vuole approcciarsi ad un altro tipo di arte, ad un’arte più istintiva, reale, di cuore e di testa. Non solo quindi celebrare la vita e le opere di un fotografo contemporaneo ma l’esposizione, visitabile sino al 26 febbraio 2017, vuole far conoscere il modus operandi di Bresson, ovvero la sua ricerca del «contatto con gli altri». L’evento è promosso dal Consorzio Villa Reale Parco di Monza e da Nuova Villa Reale di Monza in collaborazione sia con la Fondazione Henri Cartier-Bresson che con Magnum Photos Parigi.