Eventi fa rima con monumenti. A maggio viene naturale dirlo, soprattutto a Napoli. E soprattutto quest’anno, con il Maggio dei Monumenti che diventa maggiorenne e invita a conoscere, vivere e difendere beni storici e architettonici che i napoletani hanno quasi dimenticato. Vuoi perché chiusi da troppi anni vuoi perché – con eccessiva pigrizia – relegati nell’oblio. Compito dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune è allora far ritrovare ai cittadini, e ai turisti, la gioia di riappropriarsi di questo sconfinato patrimonio. La XVIII edizione del Maggio dei monumenti, dal 2 maggio al 3 giugno 2012, si apre con uno speciale allestimento teatral-letterario che porta per la prima volta in città, nei solenni spazi dell’Istituto italiano per gli studi filosofici a Monte di Dio, le “Operette morali” dirette da Mario Martone, autore dell’adattamento della illuminante raccolta firmata da Giacomo Leopardi, che agli inizi dell’Ottocento si interrogava sul “genere umano”. Il progetto verrà rappresentato dal 2 al 5 maggio alle 19, e il 3 e 5 maggio ci saranno i matinée per le scolaresche. Dopo questa sorta di anteprima del Maggio, da sabato 5 inizia di fatto il viaggio nella città sconosciuta, tra le bellezze di ieri e le idee di domani. A segnare l’edizione 2012 del cosiddetto “festival dei monumenti”, sono infatti molteplici inaugurazioni e ritorni. Su tutte, la rinascita del Complesso di San Domenico Maggiore, in piazza San Domenico, che dopo il lunghissimo esilio e il meticoloso restauro operato negli ultimi dieci anni dalla Soprintendenza per i Bapsae finalmente appartiene di nuovo ai napoletani. Martedì 15 maggio alle 17 ci sarà la cerimonia ufficiale con visita agli ambienti restaurati per visitare il Grande Refettorio, la Sala Capitolo, la Cella di San Tommaso d’Aquino. In quell’occasione, una performance di danza esalterà la possibilità di sperimentare in luoghi antichi attraverso l’arte e la creatività moderna. Concetto che accomuna i siti principali del Maggio dei monumenti di quest’anno. Accanto a San Domenico Maggiore, la musica, il teatro, la letteratura e la danza trovano casa a Castel Capuano, nella chiesa e le chiostro di Sant’Eligio, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli di fatto riaperta proprio quest’anno, dopo 42 anni, con il concerto di Moni Ovadia di gennaio, nella Galleria Principe e nei percorsi sotterranei del quartiere Sanità. Questi luoghi esempio del grande centro storico che include Mercato Pendino e la Sanità, a stimolare una visione di città che vogliamo concepire turistica in tutta la sua estensione. Ed è per questo che stavolta il Maggio dei monumenti osa, attraverso visioni innovative della città e dei suoi residenti, con nuovi percorsi. Sono ben 12 gli itinerari elaborati in questi mesi dall’assessorato ascoltando i suggerimenti che sono arrivati dalla città, da esperti e cittadini, senza mai pensare di essere esaustivi, ed in merito ai quali, associazioni e gruppi che hanno risposto al bando emesso dall’assessorato per proporre a tutti un territorio da riscoprire attraversandolo, filtrandone le ombre e le allegrie plateali. Passeggiare a Napoli in ogni angolo significa affrontare – quartiere dopo quartiere – le eredità della storia, dei conflitti fra i popoli e le generazioni. Ennesimo motivo per partecipare al progetti 2012 è la visita in anteprima straordinaria alle opere d’arte contemporanea della futura Stazione Toledo della Metropolitana: un weekend a braccetto con le installazioni di William Kentridge e Bob Wilson, per ammirare mosaici in tributo alla biografia della città e suite luminose che giocano con i concetti di tempo e intensità. A zig zag nel cartellone, poi, emergono set di jazz come quello che sabato 5 vedrà sull’altare di San Giovanni Maggiore il duo di Maria Pia De Vito (voce) e Huw Warren (pianoforte) per il live “’O pata pata”. Altro titolo da tenere d’occhio è “Perla barroca”, viaggio con monologhi, letture e arie fra il teatro barocco e il teatro moderno atteso a San Domenico Maggiore, che vede nel cast il regista-attore Michele Monetta. Ancora, il reading di Salvatore Cantalupo che nel Cimitero delle Fontanelle farà riecheggiare la vita di Andrei Tarkovskij. Lunedì 21 maggio, poi, Roberto Vecchioni sale sul palcoscenico del San Carlo per eseguire “I colori del buio”, recital tratto dall’omonimo album antologico. E se al Pan si farà cin cin per i vini di Wine&theCity, ecco nel centro storico “Un’altra Galassia”, per celebrare i libri e chi li scrive. Infine, regina, la natura, con una giornata dedicata alla maratona del kayak da Castel dell’Ovo a Posillipo. Perché davvero il mare bagna Napoli.