Chi non ha giocato almeno una volta nella vita con i LEGO, divertendosi ad assemblare i pezzi e a creare sempre nuove forme? Nathan Sawaya ha fatto di più, trasformando un gioco in vere e proprie opere d’arte che si ispirano ai fatti e ai personaggi della quotidianità, alla vita, alle emozioni, alle passioni. Le forme ritraggono uomini, animali, edifici e lo fanno attraverso uno sguardo semplice e ironico che non smette mai di stupire lo spettatore, che rimane incantato e affascinato davanti ai lavori dell’ex avvocato newyorkese, che attualmente espone la sua LEGO art all’ArtScience Museum di Singapore, dove la mostra The Art of Brick rimarrà aperta fino al 14 aprile.
Era un avvocato, cosa l’ha spinta a lasciare il suo lavoro e dedicarsi alla LEGO art?
Lavoravo in uno studio legale di New York. Quando tornavo a casa la sera avevo bisogno di fare qualcosa di creativo. A volte disegnavo, altre volte dipingevo oppure creavo sculture. Un giorno ho sfidato me stesso e deciso di realizzare una scultura con i giocattoli che utilizzavo da piccolo, i mattoncini LEGO.
Così ho iniziato a realizzare sculture di grandi dimensioni. Molte sere mi ritrovavo a incastrare mattoncini LEGO ancora prima di togliermi l’abito o di cenare. Dopo una lunga giornata a stipulare contratti, costruire qualcosa con le mie mani mi faceva stare bene.
Lentamente ma inesorabilmente il mio appartamento di New York ha cominciato a riempirsi di sculture, che hanno finito per inondare ogni stanza. Ho postato le foto dei miei lavori sul mio sito, www.brickartist.com, per mostrare le mie sculture alla famiglia e agli amici tramite una galleria virtuale. Quando un giorno il sito si è bloccato per le troppe visite, ho capito che era tempo di lasciare lo studio legale e dedicarmi completamente alla mia passione, diventando un artista a tempo pieno.
Ho abbandonato la professione di avvocato e ho aperto uno studio d’arte a Manhattan. È stato un atto di fede. Mi piace usare i mattoncini perché adoro vedere la reazione delle persone quando si trovano di fronte a opere d’arte create con qualcosa che gli è familiare. Tutti veniamo in contatto con i LEGO, sono giocattoli che molti bambini hanno a casa.
Da dove nascono le idee per i suoi prossimi lavori?
L’ispirazione è ovunque. Sono abbastanza fortunato da viaggiare molto e conoscere diversi paesi e diverse culture. Mi assicuro di avere sempre un taccuino da disegno con me per annotare tutte le idee che mi vengono. Un grande esempio di ispirazione è il pezzo “Sing” (che è possibile ammirare all’ ArtScience Museum di Singapore). Guardavo un’amica esibirsi sul palco e diventare essa stessa musica. Mi ha ispirato talmente tanto che ho appuntato subito il disegno di “Sing” su un tovagliolo là vicino.
Di tutte le sculture, qual è la sua preferita e perché?
È impossibile sceglierne una e dire che è la mia preferita. Metto il cuore e l’anima nel lavoro e mi viene difficile preferire un’opera a un’altra. Se qualcuno mi chiede quale sia la mia scultura preferita, gli rispondo la prossima. Penso che la scultura a cui sto lavorando debba essere la più interessante che abbia mai realizzato. Ma non ne parlo finché non è finita. Per gli ultimi aggiornamenti è possibile consultare il mio sito, brickartist.com. Una delle sculture più rappresentative, “Yellow”, raffigura il torso di un uomo che si squarcia il petto lasciando fuoriuscire migliaia di mattoncini gialli. Ho visto riferimenti a questa scultura in così tanti posti che è diventata quasi parte della cultura popolare. L’opera sembra collegarsi con le persone in tutto il mondo. Ho impiegato mesi a realizzarla utilizzando 10,000 mattoncini.
Usa mattoncini LEGO speciali che non si trovano sul mercato?
Li compro come chiunque altro e uso gli stessi pezzi disponibili in qualsiasi negozio di giocattoli. Questo perché quando qualcuno vede il mio lavoro in qualche mostra possa avere egli stesso l’ispirazione per creare arte. Voglio che possano comprare lo stesso materiale.
La tua vita e il tuo lavoro sono diventati un libro, The Art of Nathan Sawaya…
Attualmente sono in giro con molte mostre in tutto il mondo, tra cui quelle in Asia, Australia e Nord America. Nonostante ciò, molta gente non può guardare il mio lavoro di persona. È emozionante vedere le mie sculture stampate in un libro pieno di colori, dalla copertina rigida, che dà a tutti la possibilità di ammirare le mie opere. Il volume contiene quasi esclusivamente foto così può essere compreso da tutti indipendentemente dalla lingua. Tutti possono goderselo.
Piera Vincenti
ENGLISH VERSION
You were a lawyer. What inspired you to quit your job and devote your life to create LEGO art?
I used to practice corporate law in New York City. When I came home at night I would need a creative outlet. Some nights I would draw, some nights I would paint, and some nights I would sculpt. One day I challenged myself to sculpt out of this toy from my childhood: LEGO bricks. I started doing large scale sculptures out of LEGO. Most nights I would find myself snapping LEGO bricks together even before I took off my suit or ate dinner. It felt good after a long day of negotiating contracts to build something with my hands. Slowly but surely my New York apartment started to fill up with sculptures. The artwork consumed almost every room. I posted photos of the works on my website, www.brickartist.com, to showcase my artwork in a virtual gallery to friends and family. When my site crashed one day from too many hits, I realized it was time to leave the law firm and pursue my passion to become a full time artist. I quit my job as a lawyer, opened an art studio in Manhattan, and took the leap of faith. I like using the bricks as a medium because I enjoy seeing people’s reactions to artwork created from something with which they are familiar. Everyone can relate to it since it is a toy that many children have at home.
How do you generate new ideas for your next works?
For me, inspiration comes from everywhere. I am fortunate enough to travel a lot and experience many different countries and many different cultures. I always make sure I have a sketch pad with me so that I can jot down any ideas as they come. One great example of inspiration is the piece “Sing”, (which can currently be seen at ArtScience Museum in Singapore). I was watching a friend of mine perform on stage and she literally became the music that night. She so inspired me that I sketched the design for “Sing” right at that moment using a napkin that I had nearby.
Of all your sculptures, which is your favorite one and why?
It is impossible to pick a particular sculpture and call it my favorite. I put my heart and soul into my artwork, so it is very difficult to select a favorite. If someone asks me what my favorite sculpture is, I tell them the next one! In fact, the next sculpture I am working on might be the most interesting sculpture I have ever been commissioned to make. But I won’t talk about it until it is done. Keep checking my website, brickartist.com, for the latest updates. One of the most iconic sculptures, titled “Yellow” features a torso of a human figure who is tearing his chest open while thousands of yellow bricks spill out of the its chest cavity. I have seen references to this sculpture in so many different places, and it has really become a bit of pop culture. The piece seems to connect with people all over the world. The sculpture took months to create initially and I used over 10,000 bricks.
Do you use special LEGO pieces that aren’t available in the market?
I buy my bricks just like everyone else, and use the same bricks that are available in the toy store. The reason for that is so that when people go and see my artwork in one of my touring exhibitions, they will hopefully get inspired to create art on their own. I want them to be able to buy the same materials.
Your life and your works are now in a book, The Art of Nathan Sawaya…
I currently have multiple touring art exhibitions around the world, including shows currently in Asia, Australia and North America. But even so, not everyone can see my art in person. It is exciting to have my sculptures featured in such a nice hard cover full color book which gives people everywhere the chance to view my artwork. The book is made up almost entirely of photographs, so the book is universal and can be understood without language. Everyone can enjoy it.