Andrew Keen, autore di “Vertigine digitale. Fragilità e disorientamento da social media”, in tour per l’Italia dal 28 aprile al 4 di maggio. Perugia, Milano, Venezia, Bologna e Capri: queste le città in cui Keen porterà il suo ultimo lavoro.
Al centro del volume edito quest’anno da Egea, la questione dei social media e le trasformazioni che questi ultimi stanno portando con sé. Tante le domande alle quali lo scrittore e imprenditore cerca, infatti, di rispondere all’interno delle circa 230 pagine del suo libro, a partire da un primo quesito fondamentale: il Web 3.0 di Facebook, Twitter, Google+ e LinkedIn è veramente il luogo della massima socialità e della condivisione totale, dove tutti comunicano con tutti nel tempo e nello spazio? Oppure rischia di essere, se non lo è già, il luogo dell’iper realtà, dove si perde la distinzione tra realtà e irrealtà?
Alla base del pensiero di Andrew Keen vi è la convinzione che la rivoluzione dei social media sia di fatto la più travisata e distorta trasformazione culturale dai tempi della Rivoluzione industriale. «I social media stanno indebolendo la nostra identità – spiega l’autore – in quanto ci disorientano e ci dividono, non instaurano affatto una nuova era comunitaria e di uguaglianza fra gli esseri umani».
Stando a quanto afferma lo scrittore, pare infatti che gli odierni social media stiano progressivamente frammentando la nostra identità dal momento che risultiamo incapaci di concentrarci sul qui e ora, troppo legati alla nostra stessa immagine, perennemente rintracciabili e privi di privacy individuale.
Ma che ne sarebbe, quindi, della nostra identità nell’eventualità di dover vivere senza segreti, nella trasparenza totale, completamente in pubblico? La società interconnessa elettronicamente ci avrebbe forse reso più felici? Avrebbe portato al miglioramento della condizione umana? Arricchito la personalità di ciascuno di noi? Creato l’uomo a propria immagine? Questi, chiaramente, altri quesiti che stanno alla base della riflessione che Kleen porta avanti sino a una convinzione: ora siamo tutti parte di una mostra perenne, immagini di noi stessi in questo nuovo mondo trasparente.
Ma, secondo la lettura dell’autore, la realtà dei social media sarebbe un’architettura di isolamento umano piuttosto che una community. Il futuro, infatti, pare che sarà tutt’altro che social. «Stiamo diventando schizofrenici – afferma Keen – al contempo lontani dal mondo eppure fastidiosamente onnipresenti».
Di seguito riportiamo il calendario degli incontri italiani:
– PERUGIA – FESTIVAL DEL GIORNALISMO – 28 APRILE 12.00
Hotel Brufani, Sala Raffaello.
Con Eleonora Bianchini e Fabio Chiusi
– MILANO – Università IULM – 29 APRILE 12.00
Via Carlo Bo 1
Con Nello Barile (Università IULM), Andrea Miconi (Università IULM) e Mario Pireddu (Università Roma Tre)
– VENEZIA – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – 30 APRILE 11.30.
Aula Baratto, Dorsoduro 3246
Andrea Ferrazzi (movimento SLOW COMMUNICATION), Valentina Re (Ca’ Foscari), Riccardo Ridi (Ca’ Foscari). Modera Luca Barbieri (CORRIERE INNOVAZIONE)
– BOLOGNA– 2 MAGGIO 11.00.
Urban Centre
Con Nello Barile, Valentina Bazzarin, Nicola Bruno.
– CAPRI – TREND WATCHING FESTIVAL – 4 MAGGIO 16.00.
Teatro del Grand Hotel Quisisana di Capri.