“Nulla è per caso” di Roberto Spingardi, un thriller dai mille risvolti

Una location prestigiosa, la libreria Feltrinelli negli splendidi locali della Galleria Alberto Sordi (già Galleria Colonna), nel cuore di Roma, ha ospitato la presentazione del nuovo libro di Roberto Spingardi che, a mio parere, definire giornalista e manager può risultare riduttivo per  un uomo non solo di grande cultura ma che, come egli stesso ha ribadito durante l’evento del 25 giugno, è sempre attratto dal nuovo, «dall’apprendimento continuo». Nulla è per casoUna mente aperta, senza presunzione, può produrre grandi cose. Dopo tanti saggi sull’economia, ma anche opere umoristiche che ne connotano il vivace interesse per tutto ciò che esiste intorno a noi, approda a un romanzo “di genere”, come ha sottolineato Maurizio Gianotti, uno dei relatori (autore teatrale, cinematografico, televisivo, scrittore di saggi sui media e sui nuovi linguaggi), un thriller dai mille risvolti e dalla fervida fantasia. Spingardi, ironizzando sulla descrizione affascinante di Arnaldo Colasanti, il primo dei relatori a prendere la parola, ha sostenuto che i critici lo aiutano a capire quello che ha scritto e ha confessato di aver iniziato a pensare a un’opera così diversa dalle sue precedenti quasi per caso. «Quasi, perché…nulla è per caso – ha ribadito l’autore – e questo lo credo veramente. E’ stato un anno fa circa, proprio in questa libreria, che trovai un libro che titolava Scrivete un best-seller. Mi resi conto che era un invito, io amo l’apprendimento continuo. Ho evitato l’autobiografia, ma inevitabilmente, quando scrivi, quel che conosci entra nel racconto. Molta parte è di fantasia, ma c’è anche molta vita vera, che succede intorno a noi». Un romanzo ricco di cose, di personaggi, di misteri, tanto che Arnaldo Colasanti, critico letterario, insegnante di Lettere e Filosofia all’Università Tor Vergata, nonché autore di saggi sulla Letteratura francese e conduttore televisivo, lo ha definito un TIR carico di tante cose, di luoghi, di spostamenti repentini. Un libro velocissimo, dal grande ritmo, un libro di digressioni che, anziché annoiare e distrarre, spostano il punto di vista del lettore, sorprendendolo continuamente. «La costruzione di questo libro – ha continuato Colasanti – rende la storia simile a un cubo magico, in cui c’è tutto il mondo! Non è un romanzo a soggetto, ma c’è una velocità tale, che attraverso il digredire della storia afferma, in un gioco filosofico, che il caso è ciò che accade». Un intrigo, quindi, complicato e molto affascinante, proprio come il cubo citato. Essendo un thriller, e quindi un genere, Gianotti da buon autore ci ha tenuto a precisare che Spingardi con questo libro è entrato in un genere, ma con un modo tutto suo, che contiene gli studi che ha fatto e i libri che ha scritto. «E’ un romanzo corale dove non c’è un tema unico e in cui i personaggi sono tanti, che per la sua costruzione avrebbe elementi interessanti per una bella fiction, chissà se riusciremo a trarne una serie», ha detto. Avvenimenti a ripetizione, tanti personaggi, località sparse nel mondo, un protagonista grande affabulatore il cui vero amore costante è Roma con i suoi aneddoti e segreti, fanno dichiarare all’editore Fausto Lupetti che «il fatto che Roma sia così centrale nel libro, ci fa pensare che possa essere un prodotto esportabile. Questo romanzo ha una dimensione internazionale, senza dubbio». Una presentazione veloce e dinamica quanto le promesse di questo libro che leggeremo prontamente e che, nei primi capitoli sbirciati durante la serata, ci hanno già catturato con la continua sensazione che qualcosa sta per accadere. Del resto…nulla è per caso.

 

Paolo Leone

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