di Gabriele Lumicisi
Per gli amanti della splendida Parigi “la Ville Lumière”, e della fotografia d’autore, al Palazzo delle Esposizioni di Roma è allestita la mostra “Paris en Libertè”. L’esposizione fotografica, che si è inaugurata il 29 settembre e si concluderà il 3 febbraio 2013, arriva per la prima volta in Italia, ed è dedicata all’indissolubile rapporto tra il fotografo francese Robert Doisneau e la sua Parigi. Con più di 200 fotografie originali, l’esposizione ripercorre mezzo secolo di vita parigina, partendo dagli anni Trenta per arrivare ai primi anni Ottanta. Il fotografo parigino predilige la tecnica del bianco e nero. E, oltre alle sue indubbie capacità artistiche, ciò che colpisce di più il visitatore, è la versatilità e la grande eterogeneità dei soggetti delle immagini immortalate. Differenze tematiche, facilmente riscontrabili in tutto il background della personalità dell’uomo Doisneau, esperto di moda, grande frequentatore di salotti e di vita mondana, ma allo stesso tempo impegnato a fondo nel sociale e nei problemi della sua città, che spesso diventano i temi della sua fotografia. Oltre ad aver vinto nella sua vita numerosi riconoscimenti – dal premio Kodak, al Gran Premio nazionale della fotografia- Doisneau è riconosciuto come il miglior fotografo “Umanista” francese, occupandosi appunto di scene di vita quotidiana della popolazione di Parigi: uomini, donne e bambini immortalati, in momenti tipici delle loro esistenze nella vita della città. La mostra romana è divisa in sezioni tematiche, ognuna certamente significativa e utile a comprendere meglio il personaggio Doisneau. Molto interessante è la parte riguardante la moda e la mondanità, nella quale si spazia da scatti degli spettacoli di burlesque e delle splendide ballerine del Moulin Rouge, a ritratti fotografici dei più grandi stilisti dell’epoca, vere e proprie icone della moda odierna, quali Coco Chanel, Christian Dior e Jean Paul Gaultier. Il duttile fotografo osserva e studia allo stesso modo il centro e la periferia della sua città. La Tour Eiffel, la cattedrale di Notre Dame, Place de la Concorde e la vita sulla Senna, nei boulevard e nei quartieri centrali della città sono reinventati e resi attuali negli scatti di Doisneau che raggiunge il suo picco di espressività, quando dalle scene di vita borghese si sposta a raccontare scene di vita del popolo – dalla rappresentazione dei lavori più umili dei francesi, ai bambini che giocano a calcio per strada, immagini che ci fanno tornare indietro con il tempo e che sembrano portarci nella Parigi dell’epoca. Una menzione speciale, per la fotografia più famosa dell’esposizione e certamente dello stesso Doisneau “Il bacio dell’Hotel de Ville”, immagine simbolo per gli innamorati di tutto il mondo, che ha contribuito ad accrescere il lustro e la popolarità del fotografo. Il noto scatto si offre all’osservatore in tutta la sua semplicità ed allo stesso tempo espressività, suscitando forti emozioni in chiunque si sia rivisto almeno una volta nella vita, in quella giovane coppia di innamorati o forse in quel dolce e travolgente bacio.