Gran successo per la Fiera “Più libri più liberi” che si è svolta a Roma e si è chiusa ieri.
Oltre 50 mila presenze. Nonostante la crisi, l’incertezza, i tagli: la piccola editoria resiste. E va in controtendenza: perché se durante l’anno la gente va meno in libreria e i lettori calano, Più libri più liberi si conferma un’oasi capace di invertire la tendenza. Si chiude con successo l’undicesima edizione della fiera nazionale della piccola e media editoria a Palazzo dei Congressi. Con grande soddisfazione degli espositori: nel giorno di sabato, infatti, le vendite sono praticamente raddoppiate rispetto alla scorsa edizione, soprattutto quelle dei libri degli autori presenti in fiera. La Bibliolibreria presente in fiera ha registrato più di mille prestiti di libri nei quattro giorni della manifestazione. Oltre 400 espositori, 60 mila titoli, 280 appuntamenti in fiera, 74 eventi dedicati ai ragazzi, 140 iniziative in 50 luoghi della città: tra gli spazi fuori fiera più frequentati, quello di Fandango Incontro di via dei Prefetti, l’ex Cartiera Latina al Parco regionale dell’Appia Antica, la mostra alla Biblioteca nazionale centrale dedicata all’Archivio di Elsa Morante, e poi le varie librerie indipendenti cittadine. A Palazzo dei Congressi si sono alternati centinaia di autori e ospiti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo, della scienza e della società civile, incursioni nei mondi del fumetto, della musica e delle arti visive: eccola, la formula vincente di un evento rigorosamente indipendente e unico per il suo approccio “dal basso”. Capace di sfidare la crisi economica. Tra reading, concerti, presentazioni, tavole rotonde e frotte di bambini che hanno letteralmente invaso lo spazio ragazzi (1200 solo il primo giorno). Soddisfazione tra gli organizzatori: «In un momento di crisi come questo la Fiera ha dimostrato e confermato quanto sia importante il ruolo e il lavoro delle piccole e medie aziende editoriali, presidi per la salvaguardia della pluralità delle idee», ha dichiarato Enrico Iacometti, Presidente del Gruppo Piccoli Editori dell’AIE. Fahrenheit, la trasmissione di radio3 Rai, che ha trasmesso in diretta da Più libri più liberi da venerdì 7 a domenica 9, ha proclamato oggi il suo Libro dell’Anno 2012. Dopo Gomorra di Roberto Saviano, Storie di uno scemo di guerra di Ascanio Celestini, Mal di pietre di Milena Agus, Necropolis di Boris Pahor, Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda, Piazza del Diamante di Mercè Rodoreda, Italia di Marco Lodoli, gli ascoltatori – chiamati a votare tra i 12 libri del mese che loro stessi hanno eletto durante l’anno – hanno scelto Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas (Marcos y Marcos). Nell’ultimo giorno di fiera, visita del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che ha partecipato all’incontro organizzato dall’Espresso Dall’Ilva a Malagrotta: le grandi emergenze ambientali d’Italia, coordinata da Emiliano Fittipaldi: «Sono di ritorno dall’incontro di Doha e dico che a livello di accordi sul clima il bicchiere è pieno per un quarto. I Paesi europei, infatti, si sono impegnati a proseguire il programma di riduzione delle emissioni del 18 per cento entro il 2020: ma sul totale delle emissioni, questi paesi contano meno del 20%. Il resto del mondo non ha impegni. Il rischio, dunque, è che la crescita delle emissioni continui e la situazione climatica si aggravi. Se gli Stati Uniti dopo la rielezione di Obama avessero deciso una posizione diversa, avremmo avuto un risultato migliore. Ci vuole un movimento internazionale che faccia forti pressioni». Sulla vicenda dell’Ilva, il ministro ha commentato: «La storia di Taranto è un po’ come quella di Roma dei rifiuti. Sicuramente il gruppo Riva ha fatto molto meno di quello che avrebbe dovuto fare, ma questo è stato possibile perché il contesto delle amministrazioni che avevano le responsabilità dei controlli, compreso il Ministero dell’Ambiente, glielo hanno consentito». Quello che è successo in questo caso, continua Clini, è che «quello che vediamo oggi è il risultato di un metodo di gestione del rapporto tra diritto di amministrazione e il diritto dell’impresa, punto di equilibrio inapplicabile». Il nostro decreto è molto semplice: «Se Riva non lo attua, scatta una procedura di amministrazione straordinaria, noi rivendichiamo il diritto pubblico di subentrare nella gestione di questa industria strategica. Non c’è un contrasto tra noi e la magistratura. La Gip ha fatto benissimo a fare il provvedimento che ha fatto a luglio, era l’unico modo per interrompere questa spirale. Stiamo cercando col decreto legge su Taranto la riqualificazione del quartiere di Tamburi». Anche lo scrittore Roberto Saviano è arrivato venerdì in fiera per una passeggiata tra gli stand, dove ha acquistato alcuni volumi e audiolibri, accolto con entusiasmo ed emozione dagli espositori e acclamato da alcuni visitatori. Lo scrittore ha subito twittato: «Mi piace frequentare le fiere del libro da lettore più che da autore. Preziosa piccola editoria». Già dalla lezione inaugurale di Massimo Cacciari su Il libro nell’età dell’immagine un grande successo di pubblico agli incontri in programma. Sala stracolma e pubblico anche seduto per terra, per ascoltare Nanni Moretti leggere alcuni brani dei Sillabari di Goffredo Parise: da “Caccia” a “Cuore” fino a “Età”, “Donna” e “Giovinezza”, introdotto dallo scrittore e giornalista Antonio Pascale: “Parise ci insegna a indignarci senza la retorica dell’indignazione – ha commentato Pascale – e ci fa riflettere sull’Italia di oggi, dove appare vincente la figura del comico. Ma così perdiamo l’attenzione civile verso i sentimenti”, ha sottolineato tra gli applausi del pubblico. Grande successo anche per l’incontro con Andrea Camilleri, che ha chiuso idealmente la manifestazione presentando il suo libro Una voce di notte (Sellerio) e incantando, come sempre, il pubblico. Tanto che una signora si è portata la sedia da casa: “Avevo paura di non trovare posto”. Ci si è commossi con Fulvio Ervas, per il suo Se ti abbraccio non aver paura (Marcos y Marcos), il viaggio di un padre che attraversa l’America in moto insieme a suo figlio autistico. E ci si è indignati ad ascoltare la denuncia sociale di Günter Wallraff, il più celebre giornalista d’inchiesta tedesco autore di Notizie dal migliore dei mondi (L’orma editore), in dialogo con Fabrizio Gatti per raccontare le analogie tra due Paesi come «Italia e Germania, società che non credono più del futuro, che hanno un atteggiamento di chiusura verso i nuovi arrivati come gli immigrati e in cui le disparità sociali sono in aumento». Il mondo del libro ha riflettuto su se stesso, in questa edizione dalla quale sono partite nuove importanti iniziative come il tavolo interministeriale per il libro e l’editoria annunciato dal Sottosegretario per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo, intervenuto a Più libri nella giornata di venerdì 7 dicembre, e l’osservatorio AIE sui blog per monitorare i flussi dei blogger sulle vendite dei libri, annunciato stamattina nel corso del convegno “Nuove evidenze: i blogger muovono le vendite?” Sul futuro dell’editoria in un mondo sempre più digitalizzato è intervenuto Michael Healy, direttore esecutivo del Copyright Clearance Centre, che nell’era di Kindle, di Amazon e del self publishing ha lanciato una sfida alla comunità degli editori: “Dovranno esplicitare il loro ruolo. Senza dimenticare che c’è un universo di lettori che ci guarda per essere ispirato, che si fida». Non solo libri, in ogni caso. Perché anche il mondo della grafica, del fumetto e della musica è stato un grande protagonista di questa edizione. Successo strepitoso per il giovane fumettista romano Zerocalcare, protagonista di From Zero to hero: storia di un bestseller suo malgrado, che venerdì ha firmato ininterrottamente copie dalle 12.30 alle 20, subito acclamato come un eroe sul web. E successo di pubblico anche per la presentazione della graphic novel Tempo materiale di Luigi Ricca (Tunué), tratta dal romanzo cult di Giorgio Vasta e di Le avventure di Huckleberry Finn con il testo di Antonio Tettamanti e disegni di Lorenzo Mattotti (Coconino press). Molto apprezzato il musicista Gian Maria Testa, che alla presentazione di Ninna nanna dei sogni realizzato con Altan (Gallucci editore) ha confessato ridendo: «Mio figlio in realtà mi ha detto che ho una voce troppo bassa!». E l’esibizione musicale di Patrizia Cavalli, Chiara Civello, Andrea Di Cesare e Diana Tejera, a cura di Voland per la presentazione di Al cuore fa bene far le scale di Patrizia Cavalli e Diana Tejera.