La notizia a noi di Cultura&Culture è giunta direttamente dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un progetto per organizzare i lavori di restauro all’area archeologica pompeiana.
Ogni anno due milioni e mezzo di persone camminano per le strade romane del sito archeologico. Mille e mille occhi ammirano la bellezza dei mosaici e le mura affrescate.
La Campania è viva con le sue bellezze. L’uomo fino ad ora ha fatto poco la sua parte, in bene intendo. A far del male, si applica tanto, gratuitamente e volentieri.
Poi ci si mette anche il tempo, la pioggia, l’umidità i secoli che scorrono.
Un attimo e tutto crolla. Giù come un castello di carte. Secoli di storia, divenuti un mucchio di pietre.
E poi, finalmente…
La buona nuova- Un piano di lavori da realizzare nell’arco di dieci anni ( e vogliamo fidarci) che partirà l’estate prossima.
Tre azioni chiave-
- Formazione
- Ricerca
- Restauro
I Tecnici
Daniele Malfitana direttore dell’Ibam-Cnr afferma che questo lavoro che si andrà a fare prevede lo studio e lo sviluppo di metodi e tecnologie originali per gli interventi di restauro e messa in sicurezza che necessitano gli edifici antichi, per prevenirne l’ulteriore deterioramento e per la tutela dei turisti.
Malfitana annuncia inoltre che saranno sottoposte allo studio anche aeree verdi compatibili con il valore storico dei giardini antichi, formando una nuova generazione di ricercatori e restauratori provenienti da tutto il mondo che si confronteranno con gli esperti del settore.
Pompei sarà il futuro centro di ricerca e conservazione di architettura antica.