Remake. Racconto di Tempesta trova una cornice fortemente evocativa nel palcoscenico del Teatro Grassi di Milano, sede storica del Piccolo, culla della più viva ispirazione di Giorgio Strehler. Lo spettacolo, in scena dal 5 al 14 ottobre 2012, nasce dall’incontro di due donne, dall’intrecciarsi emozionato e commosso dei loro ricordi: Giulia Lazzarini che nel 1978, quando La tempesta debuttò al Lirico di Milano vestiva i panni evanescenti di Ariel, e Myriam Tanant, che di Strehler fu collaboratrice all’epoca del sodalizio con l’Odéon. Giulia Lazzarini interpreta se stessa, invitata a tenere una lezione a un gruppo di aspiranti attori. Una tempesta reale si abbatte sulla città e in teatro arriva solo una ragazza (interpretata da Maria Alberta Navello): sul palcoscenico vuoto, alla luce incerta delle candele di una ribalta improvvisata, tra frammenti di documenti filmati, ricordi, aneddoti, lievitazioni scenografiche, suggestioni musicali, l’attrice restituisce alla giovane allieva il senso di un’esperienza artistica straordinaria, una pagina mitica nella storia del Piccolo e tra le più alte del teatro italiano. Un appassionato tentativo, affidato a una testimone d’eccezione, di far rivivere il senso di una poetica e la sua rilevanza civile, di tramandare di generazione in generazione, con amore, una lezione indimenticabile. Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org
L’INCONTRO CON IL PUBBLICO – Giovedì 4 ottobre alle ore 17, presso il Chiostro di via Rovello, Giulia Lazzarini e Myriam Tanant incontrano il pubblico. Coordina Anna Piletti. Ingresso libero con prenotazione alla mail [email protected]
Myriam Tanant – Ordinaria di Arti dello Spettacolo all’Università di Paris-Sorbonne, ha scritto saggi su teatro, cinema e opera e nel 2007 un libro su Giorgio Strehler, regista con il quale ha collaborato al Théâtre de L’Europe di Parigi. Ha curato la regia lirica di opere di Mozart, Salieri e Paisiello, e la regia teatrale di opere di Goldoni, Pirandello, Savinio, e di due sue commedie come A Dimache e L’Audition. Ha tradotto per il teatro L’impresario delle Smirne, Le Massere, Una delle ultime sere di Carnovale e L’uomo di mondo di Carlo Goldoni, Lumie di Sicilia, La morsa, O di uno o di nessuno e L’altro figlio di Luigi Pirandello. Nell’ottobre 2007 a Catania ha ricevuto il Premio Mediterraneo per la Cultura. È autrice dello spettacolo Bar franco-italien, diretto da Jean-Claude Penchenat, prodotto dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa. In qualità di traduttrice e adattatrice teatrale, si è occupata della Trilogia della Villeggiatura di Carlo Goldoni, il cui debutto è avvenuto a gennaio 2012 presso la Comédie Française di Parigi.
Giulia Lazzarini – «Giulia o della semplicità. Giulia o della misura, della grazia. Giulia o della facilità. […] Giulia appartiene a quei rari “talenti naturali” nati così, non si sa perché, che salgono su un palco di teatro, cominciano a recitare e sanno tutto della teatralità. Sono nati per “recitare”. Recitano sempre e da sempre bene. Questa attrice straordinaria […] è stata sempre se stessa ed un’altra, cioè il personaggio che doveva interpretare con sottili ma fondamentali differenze ed accenti. […] Poche attrici (e in genere sono le più vere) hanno questa misura del pudore, della riservatezza e del silenzio che Giulia ha. Anche per questo Giulia Lazzarini è attrice ed essere umano da amare» (Giorgio Strehler).