Roma- Riccardo Ghilardi, un giorno, percorrendo a piedi un vecchio capannone al Municipio X, ex studio di Luce a Cinecittà, ha scoperto una sezione di esso che era abbandonata. Entrando, ha notato che era stato distrutto da un incendio. Ad un certo punto, la sua attenzione è stata catturata da una stanza buia. Al suo interno ha scoperto un tesoro senza tempo. Vecchie pellicole fotografie, rovinate dalle fiamme. Ne ha preso una e tenendola tra le mani, alla luce di una finestra, ha visto che su di essa era ritratta una donna. Così si è abbassato, ne ha preso un’altra, poi un’altra e un’altra ancora. Tutte donne bellissime. In bianco e nero.
Questo tesoro doveva essere condiviso con il mondo intero. Ha deciso di ridare vita a quelle donne. Di rianimare quegli scatti oramai morti e anonimi. Quelle donne carbonizzate dovevano essere resuscitate.
La fantasia, l’immaginazione e un pizzico di storia. L’unico problema: trovare delle donne che si avvicinassero a quelle delle fotografie.
Per risolvere il dilemma, ha fatto mente locale delle donne più affascinanti, sexy e sensuali del cinema italiano.
Una bellezza pudica, pulita, niente di eccezionale. Quelle donne dovevano essere le donne dell’epoca fascista. Belle, semplici, madri di famiglia, vicino alla realtà italiana.
Non come oggi che la televisione propone modelli di bellezza fuori dal normale inducendo le ragazzine a stereotiparsi, e a bruciare le tappe. Sempre meno vestite e troppo truccate. La bellezza,è un’altra cosa. Almeno per noi di un’altra generazione.
I soggetti- Eccole, ci sono tutte: Ambra Angiolini, Maria Chiara Augenti, Alessia Barela, Myriam Catania, Giada Colucci, Paola Cortellesi, Eugenia Costantini, Carolina Crescentini, Isabella Ferrari, Francesca Figus, Donatella Finocchiaro, Iaia Forte, Marta Gastini, Claudia Gerini, Nicole Grimaudo, Sabrina Impacciatore, Francesca Inaudi, Valentina Lodovini, Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Laura Morante, Ornella Muti, Desire Noferini, Elena Radonicich, Eva Riccobono, Stefania Rocca, Marina Rocco, Nicoletta Romanoff, Lunetta Savino, Valeria Solarino, Federica Vincenti, Daniela Virgilio, Giorgia Wurth.
La location- Respirare l’aria di cinema. Si sceglie il Centro Sperimentale di Cinematografia all’Istituto Statale per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini. Il Museo Agostinelli al Micca Club Roma e ancora Villa Fabrizia a Lodi al Castello della Castelluccia, RosaCroce Art Store Roma, Cinema America occupato.
L’esposizione- Dall’11 luglio al 12 settembre. A Roma, presso la Casa del Cinema. Dalle 15 alle 19, aperto tutti i giorni. Venticinque stampe in grande formato. Tiratura limitata. Saranno messe in vendita durante il periodo della mostra. Il ricavato devoluto a “Roma Insieme” di Leda Colombini. Associazione che si prende cura dei figli delle detenute di Rebibbia. Bambini nati senza tempo in una realtà spesso senza sogni. “Far scoprire a questi bimbi il mondo oltre le sbarre”.
“Donne in Luce” diventerà presto una rassegna cinematografica dei maggiori film in cui le attrici, aderenti al progetto, hanno recitato.
Romina Capone