Cinque giorni di incontri, approfondimenti, testimonianze, proiezioni e mostre per tenere viva la memoria della Shoah. A promuovere il ciclo di iniziative è la Casa della Memoria e della Storia di Roma, l’istituzione nata con l’intento di diffondere la ricerca, la documentazione e la divulgazione storica grazie al lavoro di associazioni legate all’esperienza antifascista e democratica romana. Cinque giorni, quindi, che a partire da oggi e sino al 31 gennaio proporranno un ricco calendario di attività, tutte finalizzate a non dimenticare l’Olocausto.
IL GIORNO NELLA MEMORIA – Quando il 27 gennaio di sessantanove anni fa l’esercito sovietico riesce a varcare il cancello del campo di Auschwitz, per la prima volta il mondo viene a conoscenza della portata degli orrori compiuti al suo interno. La deportazione, a cui tutti hanno assistito, si è infatti tramutata nella “soluzione finale”, un piano dettagliato e razionale per eliminare sistematicamente un intero popolo. Ora, a distanza di circa settant’anni da quegli eventi, diventa fondamentale impegnarsi nel tenerne viva la memoria: i testimoni ci stanno a poco a poco abbandonando e non lasciare svanire il ricordo diviene sempre più una priorità. Lo sanno bene le istituzioni, la associazioni e i gruppi di cittadini che in questi giorni, in occasione di quello che dal 2000 è stato istituito dal Parlamento italiano come “Giorno della Memoria”, stanno promuovendo su tutto il territorio nazionale iniziative di vario genere, tutte accomunate da questo unico, grande intento: impegnarsi per non dimenticare.
IL PROGRAMMA DELLA CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA – Entrando nel dettaglio, accanto agli incontri per le scuole il centro romano propone una serie di eventi dedicati a tutta la cittadinanza, a partire da quello in programma per oggi alle 15 e dal titolo “Ad alta voce per non dimenticare”. Un pomeriggio dedicato alla lettura collettiva del libro di Giovanni Melodia “La quarantena. Gli italiani nel Lager di Dachau” (ed. Mursia), cui si affiancherà la proiezione di materiale audiovisivo.
Martedì 28 gennaio alle 16.30 sarà la volta di “Raccolgo il testimone. La storia e le storie degli I.M.I. (Internati Militari Italiani) in Germania e nelle aule universitarie”, racconto dell’esperienza didattica svolta nelle aule dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Durante il pomeriggio saranno infatti proiettati alcuni video realizzati dagli studenti durante il Laboratorio metodologico del corso di Storia Sociale e Culturale e il documentario “Chi disse ‘no’: gli Internati Militari Italiani – Federico Ferrari”, prodotto da R.A.M., il magazine di RaiStoria su ricerche, archivi e memoria.
Dopo la presentazione del progetto “Memorie in Comune” (dalle 9:30), caratterizzato da un documentario e un volume a cura di Pupa Garribba, mercoledì alle 16 verranno proiettati due filmati della Shoah Foundation. Si tratta di “Bambini dall’abisso” di Pavel Chukhraj, in cui i sopravvissuti ripercorrono con la mente le esecuzioni di massa degli ebrei in Russia e nell’Europa orientale, e di “Alcuni che vissero” di Luis Puenzo (alle 18), un documentario che propone testimonianze di sopravvissuti.
“Rom e Sinti in Europa: dallo sterminio nazista alla difficile integrazione di oggi” sarà il tema della conferenza in programma per giovedì a partire dalle 10 che vedrà Irma Staderini parlare del Porrajmos, il genocidio che ha provocato la morte di centinaia di migliaia di zingari nei lager nazisti. Durante la mattinata verranno anche proiettati brani dal documentario “Porrajmos. Parole in musica” di Fabio Parente, Matteo Parisini, Luca Ricciardi, mentre alla professoressa Simona Vannini spetterà illustrare le attuali condizioni di vita degli zingari in Europa. Il tema “Negazionismo: libertà di mentire, reato o male sociale?” sarà, invece, protagonista del pomeriggio, quando dalle 17.30 il giornalista Roberto Olla presenterà il filmato “Hitler regala una città agli ebrei”, un documentario propagandistico che rappresenta il falso storico del campo di Terezin, mostrato come un luogo sereno in cui vivere per gli ebrei.
La cinque giorni si chiuderà venerdì 31, quando al mattino sarà la volta di “La Resistenza nei campi di sterminio” (dalle 10.15), un appuntamento che intende raccontare la Resistenza nei lager del Terzo Reich, mentre nel pomeriggio toccherà a “23-IX-1943. Da Castelforte a Memmingen (Diario di un internato in due lager nazisti dal 23/09/43 al 29/06/45)”: una presentazione del libro di Ezio D’Aprano che avrà inizio alle 16.30.
In aggiunta agli incontri in calendario, sino al 28 di marzo la Casa della Memoria e della Storia ospita anche la mostra “TEREZIN. Disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio”, una selezione di disegni e poesie dei bambini rinchiusi nel campo di Terezin e provenienti dal Museo Ebraico di Praga.
INFO: Casa della Memoria e della Storia, via San Francesco di Sales 5 (Trastevere) – Roma
Tel. 060608 – 06 6876543
da lunedì al venerdì 9.30 – 20.00
www.casadellamemoria.culturaroma.it
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili