“Grigorovich e l’espressione del balletto. Il fiore della coreografia russa del ‘900”, questo il titolo della mostra che si terrà dal 5 maggio al 16 giugno presso la Casa dei Teatri di Villa Doria Pamphilj, a Roma. Un’intera esposizione dedicata al coreografo russo Yuri Grigorovich, che ha influenzato lo stile di diverse generazioni di ballerini e coreografi.
I materiali esposti, dalle fotografie ai bozzetti di costumi e di scena, passando per i manifesti e i video, provengono tutti dal Museo Statale del Teatro A.A.Bakhrushin di Mosca e testimoniano la creatività «del leggendario direttore artistico del Bolshoi – spiegano i promotori – il quale dagli anni ’60 alla fine degli anni ’90 ne ha caratterizzato profondamente la produzione coreografica coniugando la tradizione classica con nuove forme sperimentali, fortemente caratterizzate dall’espressione pittorica.
Dal suo lavoro – proseguono – è nato, infatti, un nuovo balletto lirico che riunisce armonicamente più linguaggi, quali danza, pittura, teatro e musica con suggestivi giochi di luce. Mettendo in scena il suo primo balletto, “Fiore di pietra” di Prokofiev il 25 aprile 1957 al Teatro Kirov, Grigorovich – precisano – apre una nuova fase nello sviluppo del balletto nazionale russo, che due anni dopo debutterà al Teatro Bolshoj. È una narrazione armonica del popolo russo dentro la scatola magica del balletto lirico iniettato di dinamica della danza, della pittura, della luce e della musica».
La mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, da Biblioteche di Roma e da Teatro di Roma, in collaborazione con Accademia Arco, Museo Statale A.A.Bakhrushin di Mosca e Zètema Progetto Cultura, con il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana, è curata da Nadeshda Savchenko e Irina Gamula ed è a ingresso libero.
Per informazioni: www.casadeiteatri.culturaroma.it