Melania Mazzucco e Péter Esterházy si raccontano e si svelano davanti al pubblico in un dialogo a cuore aperto in un incontro che si svolgerà alle 18.30 di oggi, 16 maggio 2013, presso la Sala Rossa (Padiglione 1) del Lingotto Fiere, dove si sta svolgendo la ventiseiesima edizione del Salone del Libro di Torino. La Mazzucco è stata chiamata dal Comitato Esecutivo del Premio Mondello a individuare nel panorama internazionale il proprio autore di riferimento. E la scrittrice ha scelto Peter Esterházy, considerato uno dei più grandi scrittori ungheresi contemporanei. Esterházy è infatti il vincitore della sezione Autore Straniero della 39esima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello, promosso dalla Fondazione Sicilia in partnership proprio con il Salone torinese. «Vita, famiglia, infanzia, politica, storia, calcio, corpo, sesso, arte, morte, letteratura: nella sua opera smisurata Péter Esterházy ha scritto di tutto questo. Cronaca, memoria, autobiografia, saga, parodia, racconto, teatro, romanzo: non c’è forma, genere, stile o tema che non abbia affrontato e rivisitato con la sua lingua barocca, umoristica ed esuberante. Ma la sperimentazione colta si accompagna all’insolenza giocosa, la citazione all’ironia e al disincanto. E alla fine, ciò che davvero trasmette la lettura dei suoi libri è la gioia. Di pensare, di vivere, di scrivere – ma anche di leggere. E di questa contagiosa libertà gli siamo profondamente grati». Questa la motivazione ufficiale di Melania Mazzucco.
I protagonisti – Melania G. Mazzucco è nata a Roma nel 1966; esordisce con il romanzo Il bacio della Medusa (1996), a cui fa seguito La camera di Baltus (1998). Del 2000 è Lei così amata, sulla scrittrice Annemarie Schwarzenbach, della quale poi cura e traduce la raccolta di racconti La gabbia dei falconi (2007). In Vita (2003, Premio Strega) reinventa la storia di emigrazione in America della sua famiglia all’inizio del Novecento. Nel 2005 pubblica Un giorno perfetto, da cui il regista Ferzan Ozpetek trae l’omonimo film. Al pittore veneziano Tintoretto Melania Mazzucco dedica il romanzo La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta) e Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (2009, Premio Comisso), biografia del maestro e dell’amatissima figlia Marietta. Nel gennaio 2011 riceve il Premio letterario Viareggio – Tobino come Autore dell’Anno. Nel 2012, per Einaudi, pubblica Limbo (Supercoralli) e Il bassotto e la Regina (L’Arcipelago). I suoi romanzi sono tradotti in 23 Paesi.
Péter Esterházy è nato nel 1950 a Budapest, dove vive tuttora, Péter Esterházy ha al proprio attivo numerosi romanzi. In Italia sono apparsi I verbi ausiliari del cuore (e/o, 1985), La costruzione del nulla, e Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn (Garzanti, rispettivamente 1992 e 1995), ma è con Harmonia Cælestis (Feltrinelli 2003) che ha riscosso un grandissimo successo internazionale. Sempre con questo romanzo, ha vinto il Premio ungherese per la Letteratura e il Premio Sándor Márai. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Verbale di polizia, scritto con Imre Kertész (Casagrande, 2007), Una donna (Feltrinelli, 2008) e Non c’è arte (Feltrinelli, 2012).