Abbiamo già scritto sul calo della nascite in Italia, ma c’è un’altro mondo che può essere raccontato, quello della solitudine dei bambini affidati spesso a una baby sitter non proprio umana: Mamma Televisione che oggi, più di qualche anno addietro, molto toglie e poco dà, soprattutto se si tratta della cara e vecchia tv generalista. Non è la quantità del tempo che decreta la validità di un genitore ma la qualità. E purtroppo, se da un lato l’occupazione femminile in Italia è basso, dall’altro quelle stesse donne, che rinunciano al lavoro per i figli, dedicano poco tempo ai loro bambini, come del resto fanno anche i padri. Un fenomeno inspiegabile, dunque, che viene descritto nel libro Sangue del mio Sangue di Lola Lorente, edito da Logos. L’autrice racconta la realtà dei complessi edipici non risolti, della rivalità fra fratelli, dei genitori assenti (anche se non fisicamente), dei bambini che vivono nel proprio mondo, degli adolescenti eccentrici e con una sensibilità “diversa”… Un mondo diverso, realista e magico, tra l’ingenuo e conturbante, in cui il lettore si addentra, perdendosi nel tratto di Lola Lorente che gioca con le sottigliezze dei paradossi della giovane età, che oscilla tra l’innocenza e la crudeltà, la violenza e il gioco.
L’AUTRICE
Nata nel 1980 a Bigastro, piccola cittadina nel sud della Spagna, Lola Lorente si è laureata in belle arti all’Università Politecnica di Valencia, specializzandosi poi in illustrazione alla scuola Messana di Barcellona.
I suoi lavori sono stati pubblicati sulle pagine di diverse riviste di fumetti come Nosotros Somos Los Muertos, Humo, Tos o Fanzine Enfermo, collettivo fra i più conosciuti in Spagna. Nominata nel 2007 autrice rivelazione alla Fiera Internazionale del Fumetto di Barcellona, ha vinto numerosi premi, tra cui lo INJUVE award of illustration nel 2006. Lavora come docente e illustratrice freelance, collaborando con giornali e riviste spagnole come SMODA de El País, La Vanguardia, o Diario Público. Sangue del mio sangue è il suo primo Graphic Novel, realizzato con il sostegno della Fondazione Arte e Diritto, durante un periodo di residenza presso la Maison des Auteurs de Angoulême (Francia).