Pittrice-filosofa, “pittrice dell’invisibile”, Roberta Pugno propone la sua nuova ricerca pittorica Terrafuoco negli spazi del Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese di Roma dal 25 luglio al 16 settembre 2012. La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale con l’organizzazione dell’Associazione Culturale Ipazia Immaginepensiero. Supporto organizzativo e servizi museali Zètema Progetto Cultura.
Fin dal titolo l’esposizione, che raccoglie 25 opere, rivela la propria idea di fondo, la storia affascinante dell’incontro tra contrari: terra/materia (l’apparentemente immobile, il finito) e fuoco/energia (il movimento, l’infinito). Si parte con il tondo luminoso Il giardino del sole che si riferisce alla più antica rappresentazione poetica della nascita umana (3000 a. C.) in cui Gilgamesh, re di Uruk in viaggio alla ricerca dell’immortalità, dopo aver attraversato le viscere della terra “alla dodicesima doppia ora esce davanti al Sole”. Segue la tela rossa Materiamatrice in cui l’artista dà forma all’idea della materia come realtà germinatrice, dà colori e densità all’idea della origine materiale della vita. Il riferimento è alla “Teoria della nascita” dello psichiatra Massimo Fagioli secondo cui pensiero e vita umana emergono dall’incontro della materia biologica con l’energia, cioè con lo stimolo luminoso.
Seguono le opere Realtà originaria, Lasciarsi portare, Dal corpo e dalla pelle, si incontra un gruppo di immagini tra cui L’origine della curva, Della stessa sostanza dei sogni, Donnagabbiano, Ectoderma, Studi sulla linea, per finire con l’incantato ‘U Re d’Amuri. L’artista sviluppa la propria poetica lasciando alle spalle il mondo della natura per sprofondarsi nella ricerca del rapporto interumano, nella tensione non razionale verso l’altro. Al centro della mostra l’immagine più grande, Tempo interno, in cui la complessa composizione parla di quella dimensione invisibile e potente della vita umana che è il tempo della realtà psichica. A partire dalle prime opere dense e magmatiche, Terrafuoco è un racconto per immagini dal mondo concreto alla dimensione immateriale, dallo spazio al tempo, dai colori scuri e rosso acceso al turchese del mare, alle forme vivide dei sogni e delle forme immaginate fino alle linee di colore della dialettica del rapporto donna-uomo.
«Cerco il mondo degli affetti – dice l’artista – cerco la dimensione della identità, il movimento dell’andare verso e quello del separarsi da, cerco quel mondo sconosciuto che dà senso alla vita. Realtà psichica che non si vede, non si tocca e non si misura, realtà profonda che il pensiero razionale e positivista dice inconoscibile, non degno di interesse, e per ciò stesso non esistente. Quel mondo invisibile e immateriale, caratteristica specifica dell’essere umano, che chiamano trascendente, immanente, divino. Oppure irrazionale perverso nascosto in ciascuno di noi. No. Davvero no. Lo sconosciuto può essere amato e… conosciuto. Forse gli artisti con la loro ribellione hanno sempre cercato di dire questo».
Tutti temi che Roberta Pugno, con la sua capacità di sconfinare nei territori delle più recenti scoperte di antropologia e di psichiatria, ha affrontato anche a Palazzo Valentini nel 2008 (Materia Energia Pensiero a cura di Rosa G. Cipollone) e a Palazzo Venezia nel 2009 (Nasce da dentro a cura di Claudio Strinati) e che ora viene a riproporre con ancora più forza suggestiva. La accompagnano significativi scritti di Antonio Di Micco, vere e proprie ricerche verbali che, andando a toccare punti e difficili passaggi della storia delle parole intorno a cui si muovono le tele esposte, fanno scoprire la ricchezza delle immagini con cui l’essere umano da sempre ha “vestito” il suo pensiero.
Durante la mostra si svolgeranno tre eventi musicali
martedì 24 luglio ore 19.00
CONTEMPORARY DUET
Diana Torti voce, Sabino de Bari chitarra
Una miscela sonora tra musica classica e jazz che accompagnerà l’inaugurazione.
domenica 9 settembre ore 12.00
SENSE OF YOU
Laura Visconti voce, Stefano Frollano voce e chitarra
Intima performance acustica tra le opere.
domenica 16 settembre ore 19.00
IL LIUTO E LE LIETE
Simone Colavecchi liuto e tiorba, Valeria Villeggia soprano, Chiara Strada mezzosoprano
Musica barocca profana della fine del ‘500 e dei primi del ‘600.