Ucraina – Insorgere per la democrazia

Libri Ucraina: ecco il volume di Simone Attilio Bellezza

Simone Attilio Bellezza è docente e ricercatore di Storia Contemporanea. Il suo libro, Ucraina – Insorgere per la Democrazia (Editrice La Scuola), che vi ho consigliato nella newsletter di sabato 26 febbraio (potete iscrivervi qui), è agevole, di facile lettura.

Nel libro, infatti, vengono ripercorse brevemente le fasi cruciali della Storia recente dell’Ucraina partendo da ciò che muove questo popolo, ovvero il sentimento nazionale.

Ucraina – Insorgere per la democrazia

Partendo dall’idea di nazione, che si sviluppò in Europa dalla rivoluzione francese, l’autore spiega che il movimento nazionale ucraino nacque già nell’Ottocento tra gli intellettuali, quando il Paese era diviso fra Impero Zarista e Impero Austro-Ungarico. Con la caduta di questi due imperi  – l’uno sotto la spinta della rivoluzione Bolscevica, l’altro a causa della prima guerra mondiale -, il sentimento nazionale ucraino si accentuò anche grazie all’opera di Lenin che concesse ai contadini ucraini un’ampia autonomia.

Si avviò così un processo di ucrainizzazione che poi fu interrotto e soppresso con la forza da Stalin, il quale ambiva ad una russificazione dell’Unione. La soppressione si concretizzò nell’inverno tra il 1932 e il 1933, quando il segretario generale del PCUS provocò una carestia artificiale tra i contadini ucraini facendo morire di fame un milione di persone.

Con lo scioglimento dell’URSS nel 1991 l’Ucraina diventò una nazione indipendente, anche perché il sentimento di unione nazionale (nonostante la presenza di minoranze etniche) non si era mai sopito.

Dalla rivoluzione arancione all’Euromajdan

Il primo capitolo del libro che stiamo recensendo sviluppa l’aspetto sopra esposto. Negli altri capitoli invece l’autore descrive il processo incompiuto di democratizzazione post-sovietico, tra corruzione, oligarchia e giochi di potere. Il testo si sofferma poi sulla rivoluzione arancione del 2004, sviluppando il concetto di autoritarismo competitivo e parlando così delle false elezioni in Ucraina (Viktor Janukovyč, il delfino dell’ex presidente Leonid Kučma, era in vantaggio grazie ai brogli; perciò scoppiò la rivoluzione colorata).  

Nel penultimo capitolo Simone Attilio Bellezza racconta l’Euromajdan, che iniziò nel novembre del 2013 e si concluse a febbraio del 2014. I rivoltosi, per gran parte studenti, approfittando del mancato accordo di associazione tra il loro governo e l’UE per il libero scambio globale, in realtà chiedevano la democratizzazione del Paese. Janukovyč – che nel frattempo aveva vinto nuove elezioni legalmente – fuggì in Russia. Da allora gli ucraini, soprattutto nella zona occidentale del Paese, chiedono più democrazia, riforme e l’entrata del Paese nell’UE.

Le ingerenze russe sono sempre state molto forti e consistenti. Fingendo che le minoranze russe ucraine fossero perseguitate, Vladimir Putin è entrato nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del Paese confinante per gestirne le sorti a vantaggio proprio e degli oligarchi che lo sostengono. Il libro si conclude con l’invasione della Crimea nel 2014 da parte della Russia che considera l’Ucraina una sua costola. Bisogna tuttavia precisare che spinte indipendentiste dell’Est sono state un ostacolo all’unità nazionale, come si evince nel libro che si ferma al governo di Petro Oleksijovyč Porošenko. Quindi ciò a cui stiamo assistendo oggi, cioè la dichiarazione di guerra da parte di Putin all’Ucraina con la successiva invasione è storia molto recente che scotta e che deve essere inserita comunque in dinamiche internazionali.

Un libro utile…

Ucraina – Insorgere per la democrazia di Simone Attilio Bellezza è un libro utile che in 96 pagine chiarisce molte cose, perché ciò che sta accadendo attualmente è la diretta conseguenza di quanto è successo ieri. Come spiega l’autore all’inizio del libro, l’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza solo nel 1991 e la Russia non ha mai smesso di considerarla una nazione provvisoriamente separatasi, perciò le relazioni tra ucraini e russi sono assai complesse. Quindi questo volume ci dice a chiare lettere una sola cosa: questa guerra non è nata nel 2022 e ha molti attori, anche esteri! La recensione è stata scritta da Maria Ianniciello

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