Si è conclusa la prima parte del progetto Euroméditerranée, il piano di riqualificazione urbana dell’area portuale di Marsiglia. Eletta a “Capitale europea della Cultura 2013”, la città francese è infatti al centro di un grande processo di valorizzazione del suo patrimonio culturale, artistico e architettonico, a partire dal lungomare e dal rifacimento delle banchine e della zona che va dal porto attuale al porto antico. L’obiettivo è quello di ridare prestigio ad un quartiere che negli ultimi anni ha sofferto una forte percentuale di microcriminalità. Il cambio di look per il capoluogo della Provenza, un tempo centro nevralgico della cultura, è stato molto importante: nuovi edifici avveniristici e d’impatto si affiancheranno all’antico ‘panier’ ed eventi culturali per un anno intero. Il processo di restyling della città si è tuttavia concentrato nella costruzione di nuovi musei: su tutti la Villa Méditerranée di Stefano Boeri, edificio a forma di C, in cui l’acqua del golfo penetra, creando una vera e propria piazza d’acqua, che ospita pescherecci, barche a vela, allestimenti e performance temporanee. Da citare anche la fondazione Frac, dedicata all’arte contemporanea e firmata dall’architetto giapponese Kengo Kuma, e il MuCem, il primo museo al mondo dedicato alle culture e alle civiltà del Mediterraneo. Tra le “chicche” del masterplan di rinnovamento anche lo scenografico J4, un cubo di vetro schermato da una copertura-scultura in cemento ancorato al vecchio molo, in grado di stabilire una connessione tra l’architettura e il mare, collegato al fortino da una passerella. Turisti e cittadini potranno, inoltre, passeggiare sulle nuove darsene e sul lungomare Louis Brauquier, il cui accesso è limitato ai soli pedoni. L’amministrazione marsigliese spera, di qui a un paio d’anni, di fare della città un vero e proprio centro culturale pubblico a cielo aperto.