L’Arte è lo spirito che prende forma e l’artista è anche un po’ sciamano, almeno questo è quanto vuole sottolineare la mostra su Wassily Kandinsky che sarà allestita dal 29 marzo al 6 luglio 2014. La location è l’Arca di Vercelli, un’area dedicata alle esposizioni, ubicata nell’ambito della chiesa di San Marco. La rassegna, che si intitola “Kandinsky. L’artista come sciamano”, comprende 22 dipinti realizzati dal celebre maestro dell’Astrattismo, concessi per l’occasione da otto musei russi, altri dipinti di artisti dell’avanguardia russa nonché alcuni oggetti della tradizione sciamanica e popolare della Siberia.
Il filo che unisce Kandinsky allo sciamanesimo è molto forte, perché proprio gli usi e i costumi di quei popoli, considerati promitivi, hanno condotto il famoso artista verso l’Astrattismo. Un percorso di crescita, dunque, cominciato ai tempi della Laurea in Legge, quando il giovane Wassily iniziò a esaminare il diritto delle popolazioni sciamaniche della Siberia, dalle quali trasse ispirazione in futuro per la sua Arte. Kandinsky, che è consederato come una cerniera tra l’Astrattismo occidentale e quello orientale, fuse le sue esperienze di vita e i suoi studi nelle proprie opere. La mostra di Vercelli, che è curata da Eugenia Petrova, è stata organizzata con l’ausilio del Museo Nazionale di San Pietroburgo da Giunti Arte Mostre Musei, con la collaborazione della città di Vercelli, il patrocinio della Regione Piemonte e il contributo di diversi enti territoriali. Il catalogo dell’esposizione è a cura di GAmm Giunti.
Per info: Tel. 0161 040035; www.mostrakandinsky.it