Apre oggi al pubblico nella Sala del Parnaso, presso la GAM |Galleria d’Arte Modena di via Palestro, la mostra dello scultore napoletano Vincenzo Gemito, dal titolo “Voglio aria di cielo!”, in programma con ingresso libero dal 25 settembre al 3 ottobre 2012. Nove giorni per scoprire dieci sculture di diverso formato e materiali diversi – cera, terracotta, bronzo – che sono state conservate finora nei depositi della GAM e che, recentemente restaurate, vengono esposte per la prima volta nelle sale del museo.
“Voglio aria di cielo!”, esclamava Gemito durante gli ultimi giorni di vita: e allo stesso modo la GAM sceglie di dare nuovo respiro anche a un nucleo singolare di opere che anch’esse “vedono il cielo” dopo essere state custodite nei depositi per oltre settant’anni, provenienti da una donazione della figlia Giuseppina; opere che consentono di comprendere alcuni aspetti della produzione scultorea di una delle personalità più eccentriche dell’Ottocento italiano.
«Una mostra piccola e preziosa – ha dichiarato l’assessore a Cultura, Moda, Design Stefano Boeri – non solo per l’accurato lavoro di restauro delle opere, ma anche perchè valorizza un patrimonio artistico straordinario, che è accessibile gratuitamente e che costituisce il nucleo identitario della Galleria d’Arte Moderna di Milano».
Vincenzo Gemito (Napoli 1852 – 1929) fu infatti sempre, a suo modo, un innovatore. Sempre attratto dalle personalità più autonome e anticonformiste, oltre che dagli effervescenti ambienti parigini, fu instancabile modellatore nella piccola fonderia che il suo protettore barone Oscar Du Mesnil gli allestì a Mergellina (Napoli). Lì Gemito lavorò instancabilmente con l’aiuto di pochissimi collaboratori fino al 1886, anno del ricovero in casa di cura a causa una crisi depressiva, che sfociò in una forma di follia durata quasi un ventennio. Solo nel 1909-1910 ritornò ad un’attività frenetica ed esasperata che esaurì le ultime energie nel 1929, anno della morte.
Le dieci opere esposte sono state scelte tra le numerose custodite nei depositi della Galleria, privilegiando i materiali più amati dall’artista quali la cera e la terracotta. La Cantatrice fu realizzata a Parigi, dove lo scultore entra in contatto con il giapponismo, filtrato dalle esperienze di Meissonier, a cui fu legato da intensa amicizia, e Mariano Fortuny. Di Fortuny verrà esposto un magistrale ritratto, realizzato da Gemito in altre numerose repliche, a mezzo busto in cera. Tre testine e un Pescatorello in cera testimoniano, invece, l’interesse per il mondo popolare delle sue origini e i soggetti della realtà quotidiana. Del Pescatorello è esposta anche una versione in bronzo che rivela una maggiore ricerca materica e l’influenza classicista. Un tributo all’antico sono le ultime tre opere in mostra: Testa di Medusa, Giovinezza di Nettuno e Maschera di Alessandro.
Esposto in mostra anche il diario di Vincenzo Gemito, che fa parte del patromonio della GAM dal 1956, anno in cui la collezione Grassi venne donata al Comune di Milano. Il manoscritto riveste particolare importanza per la conoscenza della personalità dell’artista dal momento che mette in luce aspetti della sua psicologia altrimenti insondabili. Gemito infatti scrive il diario durante il periodo più buio della sua follia, quando in rari momenti di lucidità decide di fermare su carta ciò che la sua “memoria non ritiene”.
Per approfondire alcuni aspetti della vita e della produzione artistica di Vincenzo Gemito, la sua originalità tecnica, la carica vitale, i rapporti internazionali, la GAM propone una serie di visite guidate precedute da brevi approfondimenti che avranno luogo in Sala da Ballo nelle seguenti date:
29 settembre
“ Mi segno queste memorie perché la mia non ritiene nulla”. Sfogliando il Diario di Vincenzo Gemito – ore 17.30
“La cognizione del passato per creare un capolavoro”. Gemito e l’Antico – ore 18.00
30 settembre
Gemito e le tecniche della scultura – ore 17.30
Gemito e Cellini. Note intorno a un dialogo ideale – ore 18.00
2 ottobre
Appunti su Vincenzo Gemito: tra biografia, mito e letteratura – ore 17.30
Il soggiorno di Gemito a Parigi: ricordi classici e nuove conoscenze – ore 18.00
3 ottobre
Vincenzo Gemito e Antonio Mancini. Storia di una amicizia – ore 17.30
Il fascino degli scugnizzi mediterranei – ore 18.00
“VOGLIO ARIA DI CIELO”, VINCENZO GEMITO
Dal 25 settembre al 3 ottobre
Ingresso libero
Orario
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30 (chiuso il lunedì)
Per le letture e le visite guidate la prenotazione è obbligatoria
Info e prenotazioni
Tel. 02.884.45947
[email protected]
www.gam-milano.com