A duecento anni dalla scomparsa del grande scrittore dell’illuminismo tedesco, la Casa di Goethe a Roma organizza un incontro-dibattito sulla figura di Christoph Martin Wieland. L’appuntamento è fissato per questo pomeriggio, 21 gennaio 2013, alle ore 18.30. Intervengono Laura Auteri, Paola Paumgardhen, Roberto Zapperi. Modera Marino Freschi.
La critica letteraria italiana si è ampiamente confrontata con la cultura letteraria e filosofica del ‘700 tedesco, soprattutto con gli autori e le opere della “età di Goethe”, come pure con la figura, il pensiero e la produzione intellettuale e drammatica di Lessing. Meno intenso è stato il confronto con Christoph Martin Wieland, soprattutto considerando la sua centralità ed esemplarità all’interno della cultura del Settecento. Alcuni studi, anche recenti, ne hanno riproposto l’attualità e l’incidenza nello sviluppo del romanzo e in generale della civiltà estetica della Germania del Secondo Settecento, creando così le premesse indispensabili per una rivisitazione dell’opera di questo straordinario illuminista veramente europeo, anzi – come lui si sarebbe definito – “cosmopolita”, di cui ricorre il bicentenario della morte, avvenuta nella “sua” Weimar il 20 gennaio 1813. Tra le sue opere spiccano i romanzi Geschichte des Agathon (2 voll., 1766-67) e Die Abderiten (1774), e il poema cavalleresco Oberon (1780).