Questo sembra essere l’anno della grande guerra. A 100 anni dal primo conflitto mondiale si moltiplicano, infatti, le pubblicazioni. A gennaio è uscito anche al cinema il film 1917, che dal punto di vista visivo si prepara ad essere uno dei capolavori cinematografici del 2020; invece per quanto riguarda i libri, ci ha pensato tra gli altri Tracy Chevalier con La ricamatrice di Winchester (Neri Pozza).
La ricamatrice di Winchester: recensione (podcast in calce)
Ricordate l’autrice de La ragazza con l’orecchino di perla che ha ispirato l’omonima pellicola? Ebbene, proprio lei. La scrittrice – che è americana di nascita ma risiede a Londra – ci ha consegnato un nuovo e avvincente romanzo che, pur non portandoci al fronte, descrive, tuttavia, una parte dei traumi femminili di quel conflitto.
Le chiamavano donne in eccedenza. Erano le zitelle degli anni Trenta e Violet – che ha perso il fidanzato e il fratello – è tra queste. Lei però sceglie la libertà, lascia l’anziana e petulante madre per recarsi a Winchester, dove trova un lavoro e un hobby davvero speciale. Si accosta, casualmente, all’antica arte del ricamo; questa scelta le cambia per sempre la vita perché incontra Arthur e fa amicizia con Gilda. Il prezzo per la libertà, oggi come negli anni Trenta, è talvolta l’isolamento sociale. Essere liberi nel corpo e nella mente costa non pochi sforzi però alla lunga garantisce la felicità.
La ricamatrice di Winchester è un libro che ci insegna, attraverso la storia di Violet, a credere in noi stesse, ad uscire dagli schemi precostituiti e a far fronte alle difficoltà in autonomia senza rinunciare ad amare. Violet ha scelto sicuramente la strada non più semplice, percorrendo però la via dell’autenticità e dell’autorealizzazione.
Nel complesso La ricamatrice di Winchester è un romanzo che prende l’attenzione del lettore pagina dopo pagina. Forse l’autrice si ferma troppo in superfice, avrebbe potuto spingersi oltre, sviluppare ulteriormente i vari personaggi minori, approfondire il contesto, farci conoscere meglio le ricamatrici.
Bisogna comunque dire che non si tratta di un romanzo storico, quindi Tracy Chevalier lascia molto spazio all’immaginazione e questo è un valore aggiunto. Ve lo consiglio per una serena lettura serale! Tre stelle e mezzo per La ricamatrice di Winchester. (Marica Movie and Books)