A BOLOGNA LAPO ELKANN PER ITALIA INDEPENDENT

di Emilio Buttaro

Riconosciuto come uno degli uomini più eleganti del mondo, Lapo Elkann è arrivato a Bologna nella veste di imprenditore. Lui, fondatore di Italia Independent, il marchio lanciato nel 2007 dal rampollo di casa Fiat con l’amico e socio da una vita Andrea Tessitore. L’inaugurazione dell’opening bolognese ha un suo significato, perchè si tratta del quinto punto vendita monomarca, il primo in un capoluogo di regione, anticipando addirittura Torino dove il taglio del nastro avverrà sempre in questo mese di ottobre.

Istrionico e diplomatico, loquace e disponibile non soltanto con gli addetti ai lavori ma anche con i semplici curiosi, Lapo ha spiegato che Italia Indipendent  «è un prodotto che non ha destinatari precisi, rivolto a tutti. Non scegliamo come testimonial dei vip ma gente comune o addirittura personaggi storici che troviamo affini al brand. Ad esempio ci siamo divertiti a mettere i nostri occhiali a Napoleone Bonaparte, facendolo diventare un vero testimonial». Poi ha precisato senza troppi giri di parole che la decisione di puntare sugli occhiali è maturata nel momento in cui si è trovato costretto «a dover cambiare la vision della sua vita». Quale miglior campo quindi se non quello degli occhiali? «Il nostro team lavora ogni giorno facendo ricerca nei settori più disparati: ad esempio gli occhiali I-Velvet effetto velluto, sono sottoposti ad un trattamento simile a quello che viene applicato all’interno di certe automobuili. Gli I-Touch poi hanno una finitura particolare che generalmente viene applicata alle automibili di prestigio», ha detto. E a proposito di vetture non è mancato il parallelismo con la Fiat: «Fare occhiali o vestiti è sicuramente diverso rispetto a chi produce automobili, sono complessità ben differenti e mi levo il cappello di fronte alle persone che lavorano in Fiat, dall’operaio al manager, in un momento così difficile e delicato per il comparto». E sulla polemica tra l’amministratore delegato della Fiat Marchionne e il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha preferito osservare: «Credo che quelle parole siano state usate male o mal raccontate in un modo onde riportare una polemica inutile. Firenze è una città alla quale sono molto legato, un centro meraviglioso di grande valore per il patrimonio culturale italiano nel mondo e rappresenta il bello del nostro paese». Entusiasta per il trend positivo della giovane azienda che negli ultimi tre anni ha registrato un fatturato di 12 milioni, ha parlato anche dei progetti di espansione negli Stati Uniti con base a Miami, nell’Amercia meridionale ed ancora in Asia ad Hong Kong in particolare con l’obiettivo di diffondere il made in Italy in ambito planetario ma sempre con passi equiibrati anche perché «siamo ben consapevoli di come stanno le cose attualmente».

Da parte del giovane Agnelli non è poi mancato un pensiero all’Emilia e alle vicissitudini vissute dai suoi abitanti negli ultimi mesi: «Sono molto legato a questa terra che ha vissuto con grande coraggio il dramma del terremoto. Loro rappresentano davvero un esempio». Andrea Tessitore presidente e amministratore delegato di Italia Indipendent ha posto l’accento sulla scelta di Bologna: «E’ una città dinamica, giovane, di tendenza e quindi adatta ad accogliere un certo prodotto di stile. Abbiamo deciso di essere presenti con un monomarca per trasmettere in toto i valori del nostro brand».

Nel primo monomarca emiliano collocato in uno dei salotti più frequentati della città, la centralissima Via D’Azeglio, non soltanto occhiali ma anche abbigliamento e accessori e persino un tavolo incastonato al muro con il simpatico muso di una Fiat 500 bianca.

 

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