“MiArtFashion” è la prima vetrina internazionale di slow fashion artigiana organizzata da Cna Milano, in collaborazione con Cna Federmoda. La manifestazione, che si svolge dal 21 al 23 giugno, si prefigge l’obiettivo di promuovere e valorizzare il vantaggio competitivo distintivo delle aziende artigiane. L’elemento “slow”, infatti, permette di posizionare la capacità concorrenziale delle micro imprese del tessile e abbigliamento creando vantaggi competitivi soprattutto all’estero e nei Paesi BRICS, dove si è già percepito il potenziale di mercato dell’ethical fashion. Le esperienze tedesche e inglesi mostrano infatti come i buyer internazionali siano sempre più orientati a privilegiare, oltre all’innovazione tecnologica come fonte di differenziazione del prodotto, anche la componente artigianale del prodotto stesso.
Con 35 aziende espositrici, MiArtFashion entra nel calendario delle fiere internazionali dedicate all’ethical fashion, confermando la capacità della moda artigiana italiana di penetrare nei mercati esteri. Specie se in start up, le imprese artigiane della moda nascono infatti con una forte vocazione all’internazionalizzazione. MiArtFashion è un’iniziativa che punta a sostenerle e a darne visibilità presso buyer internazionali.
Ospite di MiArtFashion sarà EcoFashion LAB, un progetto rivolto ai giovani stilisti under 30 che per l’occasione proporranno abiti creati utilizzando vestiti riciclati. Il progetto è gestito da AIESEC, la più grande organizzazione internazionale di studenti universitari presente in 111 Paesi del mondo con più di 60mila iscritti. L’evento è stato presentato questa mattina, 20 giugno 2013, a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche per Lavoro, Ricerca e Università, Cristina Tajani, da Giuseppe Vivace, segretario Cna Lombardia e da Vitaliano Alessio Stefanoni, responsabile di Cna Federmoda Torino.
Tajani ha affermato che «il successo e la crescita costante di questa manifestazione dimostrano come nel mondo del fashion possano convivere creatività, artigianalità ed etica», aggiungendo: «E` un appuntamento che punta al dialogo fra grandi trendsetter, micro imprese e giovani start-up, raccontando l’evoluzione di uno scenario. Moda e maestria artigiana insieme producono cultura, lavoro e reddito, dando nuova linfa a un settore che resta uno dei capisaldi del Made in Italy».