Al rientro dalle vacanze, dopo giorni di protratta esposizione al sole e alla salsedine, dopo aver fatto le ore piccole a godere le notti estive e dopo la sregolatezza alimentare caratteristica delle vacanze, la nostra pelle appare secca, desquamata e priva di tonicità. Intanto, come prima cosa, rassegniamoci all’idea che l’abbronzatura faticosamente ottenuta prima o poi andrà via, quindi cerchiamo di agevolare il turnover cellulare evitando lo spiacevole inconveniente di veder comparire sulla nostra pelle delle sgradevoli macchie scure causate dai residui di abbronzatura.
Prima di tutto chiariamo che l’abbronzatura non è altro che un processo fisiologico attuato dal nostro organismo per difendersi dai raggi UV; esso consiste principalmente nella liberazione di melanina dai melanosomi, vescicole presenti nei melanociti, che sono le cellule addette alla sua produzione. La melanina è un pigmento naturale di colore bruno che svolge la funzione di filtro naturale, essa si va a disporre negli strati superficiali della pelle conferendole quello che è il caratteristico colore dorato dell’abbronzatura. Se però da un lato l’abbronzatura è in grado di donare un aspetto più sano e gradevole, dall’altro, essendo frutto dell’esposizione ai raggi solari, comporta il temuto invecchiamento cutaneo, che in questo caso è meglio definire come foto-invecchiamento. Vediamo allora come trattare la nostra pelle al rientro delle vacanze.
Per quanto riguarda l’alimentazione è bene ricordare che assumere molti liquidi e mangiare cibi ricchi di acqua fa sì che la pelle si mantenga ben idratata. Per quanto riguarda invece i trattamenti cosmetici, la prima regola è quella di ridurre, o meglio evitare, l’uso di detergenti aggressivi e far seguire ad ogni lavaggio un’accurata idratazione cutanea attraverso l’utilizzo di prodotti specifici. I metodi attraverso i quali i cosmetici attuano il processo di idratazione sono fondamentalmente quattro. L’idratazione può essere ottenuta attraverso l’utilizzo di sostanze dal potere occlusivo che, attraverso la formazione di strati filmogeni, impediscono la naturale evaporazione dell’acqua dalla superficie cutanea, tra queste sostanze ricordiamo la vasellina ed gli oli minerali, il cui uso però, viene limitato a stati dermatologici piuttosto seri. Un altro metodo è quello di reintegrare l’acqua perduta attraverso l’utilizzo di prodotti contenenti sostanze idrofile, capaci di legare l’acqua e donarla agli strati superficiali dell’epidermide. Tra esse ricordiamo il glicerolo, il sorbitolo, gli alfa-idrossiacidi, il trealosio, la betaina, il collagene, l’acido ialuronico, il chitosano, le proteine della seta, mucillagini e pectine. Un’ altra strategia può essere quella di reintegrare la funzione fisiologica di barriera svolta dal NMF (fattore naturale di idratazione), ciò può essere ottenuto attraverso l’uso di prodotti a base di sostanze emollienti e dermo-compatibili in grado di reintegrare la frazione lipidica presente nel NMF. Tra queste: squalene, ceramidi, liposomi, acidi grassi polinsaturi, oli e burri vegetali. L’ultimo metodo consiste nello stimolare l’idratazione profonda attraverso l’uso di nutricosmetici, che non sono altro che integratori alimentari a base di aminoacidi, vitamine e minerali, capaci di aumentare l’idratazione degli strati profondi della cute, in particolar modo del derma.
Quindi, al nostro rientro dalle vacanze, l’obiettivo principale da perseguire è quello di idratare la nostra pelle e i mezzi a nostra disposizione non mancano. Altri piccoli accorgimenti per dare nuova vita e splendore alla pelle stressata dal sole sono:
- un’accurata detersione del viso prima di andare a letto, preferendo detergenti poco aggressivi;
- effettuare un blando scrub o peeling a basse concentrazioni per agevolare l’azione dei prodotti idratanti che andremo successivamente ad applicare;
- potendolo fare, dormire almeno otto ore;
- non uscire mai senza aver prima applicato sul viso una crema idratante con fattore di protezione;
- seguire una corretta alimentazione, frutta ed acqua a volontà.
Doralda Petrillo