Dopo Parigi, Roma accoglie la moda in grande stile, tra omaggi, favole e ricordi. In “Amarcord” per dirla alla Fellini, protagonista di AltaRoma con un remake da passerella siglato Jean Paul Gaultier. Contestato da una parte dalla protesta degli animalisti e applaudito per i suoi puntuali picchi di estro, lo stilista francese questa volta intraprende la strada dell’italianità storica, quella da pellicola, quella dell’epoca d’oro. Sulla sua pedana ha sfilato così una collezione che celebra le meraviglie romane e il grande regista italiano. «Roma è la città più bella del mondo. Della Dolce Vita e di Federico Fellini, che con i suoi film ha influenzato tutta la mia vita di stilista! E’ bellissimo essere qui!». Con queste parole Jean Paul Gaultier ha spiegato la fantasia di questa nuova collezione, con 50 iconiche collezioni, guest star di questa edizione di AltaRoma con uno show organizzato a S. Spirito in Sassia. «Non ho potuto fare dei capi particolari dedicati a Roma – spiega lo stilista – ma tutto in questa sfilata parla di Roma e di Fellini». «Così – continua Gaultier – in questo show ci sono riferimenti a La Dolce Vita, La strada, dove m’innamorai della straordinaria Giulietta Masina (…). Le musica di accompagnamento sono tratte anche dal film Casanova. Nella mia ultima collezione c’erano pitonesse, leonesse, donne leopardo. Cinque o sei capi in pedana sono tratti da questa. Ho mandato in pedana anche capi maschili con uomini non in gonna, ma “maschi-oggetto”. Una sorpresa. Poi ci sono riferimenti a ‘8 e 1/2’ e a tutta la cinematografia di Fellini, che io ho sempre ammirato e seguito. Un uomo intelligentissimo, un grande artista, disegnatore e ritrattista».
Il ricordo del regista di Rimini diventa così uno show indimenticabile sotto il cielo romano che ha celebrato anche la collezione – storia del couturier italiano Renato Balestra, a Roma con un doppio appuntamento. Dopo la sfilata degli scorsi giorni, in cui lo stilista ha presentato una “Donna Luna” avvolta da atmosfere romantiche, che appare al tramonto del sole con mise in nero o bianco puro (con due sole eccezioni per il blu Balestra, ricamati con Swarowsk), oggi, mercoledì 10 luglio, AltaRoma dedica a Balestra un secondo spazio con la proiezione al MAXXI del film biografico “Lost in couture”, realizzato da Alessandro Possati: ispirazione alla storia della creatività dello stilista. C’è da dire anche che tra i ricordi di un’epoca d’oro tutta italiana AltaRoma ha presentato come sempre nuovi progetti attenti sia al sociale sia alla sperimentazione. Tra questi citiamo il progetto di Ethical Fashion, agenzia che fa capo all’Onu che crea lavoro per le donne dell’Africa e di Haiti, da cui arrivano i tessuti stampati e colorati con sostanze bio utilizzati dagli stilisti andati in pedana come la italo-haitiana Stella Jean e la sfilata di Giada Curti, aperta dalla figlioletta di 4 anni che ha sfilato come modella provetta con un abito nero di crêpe e cintura con fiocco in raso celeste, dedicato all’impegno della maison per il Telefono Azzurro.
La Bellezza di Roma.
Ornella Fontana