Di certo non sarà il loro caratteristico e inconfondibile odore a farvi innamorare di loro, ecco perché scrivo questo articolo, per conferire gloria ed onore a degli ortaggi molto speciali, i cavoletti di Bruxelles, che per le loro preziose proprietà meriterebbero tutti i giorni un posto sulla tavola di tutti. Scopriamone allora tutte le caratteristiche.
Si tratta di ortaggi della famiglia delle Crucifere (o Brassicacee) e nello specifico costituiscono i germogli di una pianta erbacea, la Brassica oleracea, di cui invece cavolfiore e broccoli ne rappresentano i fiori. Ciò che accomuna un po’ tutti i membri di questa numerosa famiglia è la ricchezza di composti, i glucosinati, a cui si devono le eccezionali proprietà antitumorali di questi vegetali.
Nello specifico dai glucosinati, per azione enzimatica, si formano gli isotiocianati, molecole dalla potente azione contrastante la proliferazione delle cellule tumorali, che rappresentano pertanto una barriera contro lo sviluppo dei tumori. Tra tutti i loro parenti, i cavoletti di Bruxelles sono di sicuro quelli che vantano il più alto contenuto di queste sostanze antitumorali, ritenute importanti soprattutto nella prevenzione del cancro alla prostata, al colon e al seno.
Ma non è tutto qui che si riduce la loro forza, perché se all’azione antitumorale associamo anche un concentrato di vitamine antiossidanti allora la funzione di prevenzione di questi ortaggi è davvero degna di nota. Vitamina A (200 µg) e C (81 mg) in prima linea, li rendono ottimi per proteggerci dalle infezioni, dalle malattie neurodegenerative, dall’aterosclerosi e inoltre grazie alla forte azione contrastante i radicali liberi, aiutano la nostra pelle a mantenesi giovane e bella.
Tra le vitamine buona la presenza anche della K utile per la salute delle ossa, e delle vitamine del gruppo B, soprattutto dell’acido folico, (come in tutte le verdure a foglia verde), che oltre a migliorare la concentrazione e la memoria fa dei cavoletti di Bruxelles un alimento ideale da consumare in gravidanza.
Non dimentichiamoci poi dei sali minerali: il ferro, sebbene in forma poco biodisponibile, è ben rappresentato (1,1 mg per 100g), insieme a calcio (51 mg), potassio (450 mg) e fosforo (50 mg) che rendono questi ortaggi un toccasana per combattere il senso di stanchezza e di affaticamento, per il normale funzionamento del sistema nervoso e muscolare e del metabolismo energetico.
E poi c’è la fibra (5 g) alleata numero uno del nostro intestino! Tutto questo in piccole sfere dal minimo apporto calorico: 37 kcal per 100g dove è l’acqua a rappresentare l’elemento più abbondante (85,7g), quindi ottimi anche come alimenti drenanti e disintossicanti.
Gli unici che dovrebbero farne a meno sono i soggetti che soffrono di iperuricemia e gotta, dato l’alto contenuto di purine (che del resto caratterizza un po’ tutte le Brassicacee), ma questa è davvero l’unica controindicazione. Non c’è dubbio: i cavoletti di Bruxelles ci fanno bene!!! Che fare per il loro odore??? Provate a mettere un po’ di aceto di vino bianco nell’acqua di cottura e il problema sarà facilmente risolto.
Mi preme sottolineare che per preservare al massimo il contenuto di tutti i nutrienti occorre saperli cuocere bene: il suggerimento è di utilizzare meno acqua possibile, quindi NO alla bollitura, piuttosto è consigliabile lasciarli stufare in padella o cuocerli a vapore. Per gli abbinamenti potete davvero spaziare come più vi piace, ma vi assicuro che anche mangiati da soli, con un filo d’olio di oliva e una spruzzata di limone (che oltre a dare più sapore favorisce l’assimilazione del ferro), sono una prelibatezza. Tutti da scoprire e assolutamente da provare. (articolo della dott.ssa Angela Pugliese, biologa nutrizionista)
CAVOLETTI DI BRUXELLES IN PADELLA
RICETTA (a cura della dott.ssa Maria Ianniciello, naturopata e giornalista pubblicista)
10 cavoletti di Bruxelles
1 mestolo abbondante di brodo vegetale fatto in casa con verdure di stagione (escludi i pomodori se non è estate)
1 porro
1 cucchiaio scarso di olio di oliva
PROCEDIMENTO
Metti l’olio evo nella padella dove fai imbiondire leggermente il porro, aggiungi i cavoletti e il mestolo di brodo. Porta a cottura; se il liquido si secca troppo aggiungi un altro po’ di brodo senza esagerare fino a quando il vegetale non risulta abbastanza tenero da poter essere mangiato. Metti un coperchio sulla padella in fase di cottura in modo da non fare evaporare le sostanze più volatili. Buon appetito.