L’estate è arrivata e mai come in questa stagione abbiamo il bisogno intrinseco di prenderci cura della pelle. Si esce di più, togliamo gli abiti pesanti e soprattutto andiamo in spiaggia. In questa stagione desideriamo essere più belli, più luminosi, siamo anche più socievoli. Complice la serotonina, il neurotrasmettitore che ci dona benessere e serenità e che produciamo di più stando al sole.
Il prendersi cura della pelle (non solo d’estate) è tuttavia un atto d’amore che facciamo verso noi stessi. Esistono tanti rimedi naturali, alcuni saranno al centro di questo articolo, ma è bene precisare che, prima di fare qualsiasi trattamento in casa, dal dermatologo o dall’estetista bisogna che cambiamo un po’ la nostra prospettiva… il nostro sguardo sulle cose.
La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo. Comunica con noi di continuo mandandoci segnali che spesso ignoriamo sino a quando il suo messaggio diventa così forte ed evidente che non possiamo fare altro che correre ai ripari. Il nostro modo di agire quasi sempre è drastico e mai delicato, perché ci basiamo poco sul sentire e molto sull’agire tempestivo dato che ignoriamo completamente ciò che la pelle, attraverso un piccolo o grande disagio, vuole dirci.
Si possono fare tanti trattamenti di bellezza sofisticati e di ultima generazione per la cura della pelle, come sottolineato in precedenza, ma se non si agisce nel profondo la situazione potrebbe anche migliorare senza però essere duratura e quel messaggio non ascoltato potrebbe manifestarsi in modo diverso e talvolta anche più forte in altre zone del corpo.
L’estetica olistica propone un approccio completamente diverso che si basa sui principi della Psicosomatica occidentale o della Medicina Tradizionale Cinese o anche dell’Ayurveda. Per la psicosomatica la pelle è il confine tra noi e il mondo esterno. Su di essa si disegnano la nostra storia e le nostre emozioni, nello specifico è come una sorta di biglietto da visita della nostra personalità. La cute è anche una barriera contro i pericolosi agenti esterni e simbolicamente ci difende anche da quelle relazioni che non ci fanno stare bene.
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“E` una questione di pelle”. “Lo sento a pelle”. Quante volte abbiamo pronunciato o sentito queste frasi? Tante, penso. Sono modi di dire che appartengono alla tradizione popolare e che tanto ci suggeriscono su ciò che la pelle rappresenta; infatti la cute è l’organo della comunicazione ed è per questo che in Ayurveda è gestita dal quinto chakra mentre in medicina cinese è collega al movimento metallo, ai polmoni, all’intestino crasso, alla stagione autunnale. La pelle infatti, come i polmoni, respira.
Quindi il mio approccio per la cura della pelle è diverso e si basa su cinque strategie che potete praticare in modo graduale:
- Respirare correttamente
- Idratarsi al punto giusto bevendo acqua (i classici due litri al giorno non sono indicati per tutti, perché c’è chi ne ha bisogno di meno e chi di più. Ricordate che non esistono regole in natura)
- Nutrirsi in modo sano privilegiando cibi integrali, biologici ed eliminando alimenti industriali
- Usare prodotti per la cura della pelle naturali, a basso impatto ambientale e non nocivi
- Stare nella natura
Si tratta di strategie alternative perché, ricordate, la bellezza non è mai un fattore esterno e va coltivata giorno dopo giorno come soleva fare la bellissima Afrodite.
Dott.ssa Maria Ianniciello, naturopata e giornalista pubblicista