Pierre Mantoux si riveste di un universo di strass per celebrare comme il faut il Natale, così come si addice alla stella di un marchio che dagli anni Quaranta a oggi non smette di ricercare, incantare, (re)inventare la calza femminile.
Tre, i modelli iconici realizzati del Natale, tutti sulla campitura nero pece del collant. Ramages e infiorescenze; polvere di stelle; una geometria stilizzata all’altezza della caviglia, come un fuoco d’artificio ingabbiato nello spazio di pochi centimetri.
Quasi 1500 Swarovski applicati a mano, per la “Via Lattea” ricreato con la complicità di cristalli e canette, piccoli tubolari di vetro. Nel secondo modello, una miscellanea di paillettes rutilanti ricamano un prato fiorito: “argento” e “chiaro di luna”, a goccia, tonde, zigrinate, a couvette, frammiste a Swarovski e piccole geometrie vetrose. Piccoli capolavori realizzati a mano seguendo un modus operandi adottato sin dal 1958 con gli stessi strumenti di un tempo – ago, filo e crochet – per dare vita a ricami usati per applicare strass, pietre, perle, cristalli, conchiglie, coralli, forme in plexi e ogni genere di decoro possibile. La perizia artigiana si abbina alla ricercatezza dell’azienda che ha creato i collant a micro pois tanto celebri nei Seventy e che festeggia quest’anno i suoi primi 80 anni illuminando il Natale con capolavori luminescenti di strass.