Un originale viaggio nella storia e nell’evoluzione della più attuale tendenza della moda contemporanea e allo stesso tempo un omaggio al potere evocativo dello stile di ieri. Questa l’idea innovativa di “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato (Camera di Commercio di Prato, Comune di Prato, Provincia di Prato) in collaborazione con Cassa di Risparmio di Prato, SAPERI srl e Banca Popolare di Vicenza, dedicata al tema del Fashion Vintage che verrà inaugurata venerdì 7 dicembre 2012. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con ANGELO Vintage Archive e con la sinergia della Vice Presidenza di ACTE Italia (Associazione delle Città Tessili Europee); essa ha inoltre incontrato l’interesse della Regione Toscana che sta valutando le possibili forme di collaborazione.
La mostra intende raccontare per la prima volta come la pratica dell’usato, fortemente radicata nell’ambito della storia dell’abbigliamento e del tessuto, sia stata capace nel tempo di caricare i concetti di vissuto e second hand di un irresistibile fascino generando un vero e proprio fenomeno di costume. Attraverso un percorso tematico sostenuto da precisi riferimenti cronologici, il progetto non intende limitarsi ad una semplice esposizione di abiti e accessori accomunati dall’appartenere al passato della moda, ma cerca di rintracciare origini, sviluppi e motivazioni che hanno fatto del vintage un elemento quasi indispensabile nella progettazione contemporanea della moda e del tessuto.
Il piano espositivo di “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” si articola in quattro differenti sezioni con oltre 100 capi d’abbigliamento e tessuti esposti, occupando sia parte del suggestivo ambiente della Sala Storica che le ampie sale del primo piano del Museo, per un totale di circa 800 metri quadri di esposizione. Dai particolari costumi antichi e dai preziosi manufatti tessili che raccontano della prassi di riadattare capi e tessuti per dare loro nuova vita e diversa funzione, al ruolo centrale di Prato nell’ambito del riuso della fibra e nella raccolta di enormi quantità di capi usati provenienti da tutto il mondo. Jeans d’annata, capi militari e oggetti curiosi emersi dalla cernita ispirano suggestioni di un vero magazzino pratese dell’usato supportati da documenti video e da contenuti multimediali.
Filmati d’archivio e interviste a protagonisti come Giovanni Masi, figura pioneristica che già dagli anni Settanta contribuì ad imporre su scala nazionale i magazzini dell’usato di Prato e entusiasta promotore di progetti ed eventi sul territorio legati al tema del vintage. E ancora, dalle “divise” second hand – simbolo dei movimenti giovanili e di protesta – dal denim usurato e dalle uniformi personalizzate, dagli abiti folk e dai completi hippie carichi di valori culturali al crescente interesse che diventa passione per alcuni pionieri del settore, dando vita – al fianco di notevoli raccolte private – a vere e proprie collezioni vintage.
L’attenzione sempre più evidente per il glamour, la qualità e il potere evocativo di capi e accessori del passato da parte del mercato e dei media spinge quindi le grandi maison a valorizzare il proprio patrimonio di stile costituendo, quando possibile, dettagliati archivi d’azienda e parallelamente proponendo sul mercato riedizioni e nuove interpretazioni di pezzi icona che hanno reso celebre la storia delle maison stesse.
Questa incredibile passeggiata nell’evoluzione dello stile vintage e dei valori ad esso associati nel tempo è stata possibile grazie alla collaborazione con A.N.G.E.L.O. Vintage Archive, uno degli archivi vintage italiani più rilevanti e documentati, e alla disponibilità di prestigiose case di moda come Gucci, Salvatore Ferragamo, Pucci e Max Mara e dell’Archivio Osti. In occasione dell’apertura della mostra sarà inoltre disponibile il catalogo “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” che il Museo del Tessuto ha realizzato in collaborazione con la casa editrice Silvana Editoriale.
Oltre ad una selezione fotografica dei capi e degli oggetti presenti in mostra, il volume presenta un corpus di contributi che ne sviluppano i contenuti ampliando chiavi di lettura ed interpretazioni, curati da importanti studiosi di storia del costume e della moda, giornalisti del settore, studiosi del tessuto, esperti di moda contemporanea e sociologi tra cui Vanni Codeluppi, Eva Desiderio, Aurora Fiorentini, Maria Luisa Frisa, Enrica Morini e Roberta Orsi Landini.
La mostra “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” è il primo grande appuntamento di un calendario triennale che il Museo del Tessuto ha in programma per il futuro, realizzato anche grazie al contributo annuo del Ministero dei beni Culturali alla luce del recente inserimento della Fondazione Museo del Tessuto di Prato nella tabella delle istituzioni culturali per il triennio 2012-2014-. Questo riconoscimento è un’ulteriore conferma del prestigio a livello nazionale che la Fondazione attraverso la propria programmazione culturale ha raggiunto nel suo primo decennio di vita.